Piccole controversie tra stati Ue diversi, attivo il portale di conciliazione per i consumatori europei

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Per risolvere controversie civili e commerciali, in Italia esistono varie strade, dai tavoli paritetici delle associazioni dei consumatori, al giudice di Pace, fino ai Corecom. Quando però la questione valica i confini e si tratta di chiedere, per esempio, un risarcimento per un pacco spedito all’estero e mai arrivato, la questione diventa più complicata. Per questo, è nato Scan.eu, il nuovo portale finanziato dall’Ue coordinato dall’Università di Napoli Federico II, attraverso il quale cittadini europei, consumatori e micro imprese, possono risolvere con rapidità, semplicità e economicità le controversie civili e commerciali di lieve entità con controparti di differenti Stati membri dell’Unione, fino al valore di 5.000 euro.

Come funziona

il portale propone in modo facile e intuitivo l’utilizzo della ESCP (European Small Claims Procedure): una procedura semplificata che consente di ottenere da un giudice il riconoscimento del risarcimento del danno subito a seguito di acquisti da un fornitore o da un qualsiasi cittadino di un altro paese UE. Non siamo di fronte all’uso dell’intelligenza artificiale per giudicare una controversia, ma ad una innovativa web application che assiste il cittadino nell’apertura e gestione del procedimento. La Piattaforma guiderà passo passo l’utente a comprendere se la sua controversia può essere essere risolta con la procedura ESCP, individuerà l’autorità giudiziaria competente e la lingua per la compilazione dei moduli online. Sulla base delle indicazioni ricevute, l’utente potrà inoltre facilmente calcolare il costo finale presunto del procedimento. Il Portale SCAN fornirà tutte le ulteriori informazioni ESCP, anche attraverso spiegazioni facilitate e a tecniche cognitive di apprendimento basate sul gioco.

I tempi

A fronte di tempi di durata di questa tipologia di cause che possono protrarsi fino a due anni, la procedura ESCP di solito si conclude in pochi mesi: il tribunale deve emettere una sentenza entro 30 giorni dal ricevimento dell’eventuale risposta del convenuto. Il numero delle controversie di modesta entità è in costante crescita, anche a causa dell’incremento del mercato dell’e-commerce che in Europa, nell’anno dei lockdown da Covid-19, ha raggiunto il valore di 551 MLD di euro, in aumento del 18%. In Italia gli acquisti online valgono 30,6 MLD (Osservatorio.net Politecnico di Milano). Le cause di lieve entità riguardano in grande parte l’acquisto di beni e servizi, dai prodotti di consumo ai biglietti aerei o di spettacoli, per citare qualche esempio. In un caso su dieci, secondo Eurobarometro, l’acquirente ritiene di avere un legittimo motivo di reclamo. Tuttavia nelle controversie di lieve entità, il 71% delle quali ha un valore inferiore ai 2.000 euro, soltanto un acquirente su venti decide di intraprendere la via giudiziaria, demotivato dalla lunghezza e complessità della procedura ordinaria e dal costo delle spese legali.