Il Belgio ha appena autorizzato nuovamente l’imidacloprid, un neonicotinoide pericoloso, per un periodo di un anno: un favore al settore della coltivazione della barbabietola che aveva chiesto una deroga per combattere gli afidi che trasmettono il “virus del giallume” della barbabietola, sostenendo che quest’ultima era responsabile della perdita di resa zuccherina nella stagione 2020. E’ il terzo anno consecutivo che lo stato membro chiede l’autorizzazione all’uso di questo neonicotinoide messo al bando dall’Unione europea nel 2018. Tra l’altro il paese rischia anche una procedura di infrazione a causa dell’uso improprio delle richieste di deroga.
Contro la decisione del governo, Nature & Progrès Belgique e il Pesticide Action Network (PAN) Europe hanno deciso, per il terzo anno, di appellersi al Consiglio di Stato: “Il Belgio è stato storicamente molto compiacente riguardo alle richieste di esenzioni per i pesticidi vietati. Il nostro paese è uno dei maggiori consumatori di prodotti fitosanitari in Europa, che è una delle principali cause della perdita di biodiversità. Questa decisione, nonostante la nostra lettera al ministro federale dell’Agricoltura che indichi che esistono alternative e che l’80% dei bieticoltori belgi le utilizza già, è inaccettabile. Con questa nuova esenzione, i campi di barbabietola, così come i campi trattati limitrofi, saranno inquinati per molti anni”.
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