Covid nel pesce surgelato, la Cina blocca importazione dal Brasile

Dopo una partita di pollo sospetto ad agosto, la Cina blocca adesso il pesce congelato proveniente dall’estero. L’accusa questa volta riguarda il prodotto importato dal Brasile, su cui sono state trovate tracce di Covid-19. L’interruzione delle importazioni è riservata solo all’azienda titolare di quella partita, ed è valida per una settimana. Oltre ai casi brasiliani, la Cina ha anche sospeso le importazioni di pesce dall’Indonesia e ha trovato il coronavirus anche nei gamberetti importati dall’Ecuador.

I rischi reali e la precauzione

Sebbene a temperatura ambiente il virus non resista attivo che poche ore, a temperature molto basse può durare anche alcuni giorni, anche se non esistono ancora studi definitivi in questo senso. Così come non è chiaro se le tracce di Rna di Sars-Cov2 trovate sul pesce congelato corrispondano a una carica infettiva reale o meno. In ogni caso la Cina preferisce agire con precauzione. Ad agosto, gli ispettori alimentari della città di Shenzhen e Xian, in Cina, avevano riferito di aver trovato tracce del virus COVID-19 sulla confezione di ali di pollo e gamberetti importati.