Mezzi pubblici a Milano e Roma: che fine hanno fatto i rimborsi per gli abbonamenti?

Solo promesse e vaghi impegni che con l’arrivo della fase 2 rischiano di passare in cavalleria. È questo che temono gli abitanti di Roma e Milano per quanto riguarda i rimborsi per gli abbonamenti dei mezzi pubblici rimasti inutilizzati a causa del lockdown per l’emergenza coronavirus.

L’azienda che gestisce bus e metro del capoluogo lombardo, rispetto all’analoga romana, era quella che si era esposta di più con la promessa di una soluzione. L’ultimo messaggio rivolto agli abbonati risale al 4 maggio, quando Atm ha scritto sul proprio sito: “In tanti ci state chiedendo se è possibile modificare la validità degli abbonamenti mensili o annuali non utilizzati in seguito alle restrizioni alla mobilità nei mesi di marzo e aprile. Il Comune di Milano sta lavorando con Governo e Anci per il prolungamento degli abbonamenti. Come gestore del servizio di trasporto, recepiremo le decisioni una volta deliberate e comunicheremo le modalità per attuarle”. Sono passati più di due mesi dall’inizio dell’auto-isolamento e non si capisce cosa manchi ancora per trovare una soluzione.

Roma

A Roma, la situazione non è nemmeno a questo livello: a parte una vaga affermazione del sindaco Raggi a fine aprile sui social “In arrivo novità”, nessuna informazione utile è finora arrivata né dal primo cittadino ne tanto meno dall’Atac. A tal riguardo, la proposta del Codacons è quella di rimborsare i pendolari attraverso una proroga della durata degli abbonamenti già pagati.

Trenitalia… è partita

L’unica azienda ad essersi mossa senza aspettare via libera dalle istituzioni è stata Trenitalia, che sul sito spiega: I possessori di un abbonamento delle Frecce o degli intercity valido per il mese di marzo possono chiedere il rimborso compilando l’apposito web form entro il 30 giugno 2020. Il rimborso sarà riconosciuto in misura proporzionale alla parte non utilizzata calcolata a partire dal 10 marzo 2020. Nel caso in cui anteriormente al 10 marzo 2020, il richiedente si sia trovato in una delle situazioni oggettive indicate all’art. 28, comma 1, D.L. 2 marzo 2020 n. 9, il rimborso sarà riconosciuto a decorrere dalla data in cui si è verificata una delle predette situazioni. Il rimborso avverrà con bonus elettronico valido 12 mesi”. Ai possessori di Carnet con titoli di viaggio ancora in corso di validità alla data del 10 marzo verrà automaticamente prorogata la validità per 4 mesi dalla data di scadenza. “Le modalità di rimborso per gli abbonamenti dei treni Regionali sono in corso di definizione con le Regioni e le Province Autonome committenti del servizio. I clienti sono invitati a conservare il proprio documento di viaggio” aggiunge Trenitalia. Purtroppo non è chiaro, per chi avesse attivato un abbonamento annuale, cosa ne è della quota relativa ad aprile, altro mese in cui per molti è stato impossibile utilizzare il treno.