Biossido di titanio, Anses: limitare l’esposizione dei consumatori

Mentre l’Europa tentenna e rimanda la discussione sul biossido di titanio, l’Agenzia francese per la sicurezza alimentare, l’ambiente e il lavoro pubblica il suo parere sull’additivo sottolineando, ancora una volta, la necessità di limitare l’esposizione dei consumatori a questo additivo.

L’Anses, a febbraio 2019, è stata incaricata dal governo di fare il punto sui nuovi studi di tossicità sull’E171, l’additivo utilizzato in alimenti, farmaci e cosmetici per le sue proprietà opacizzanti e coloranti. Sono stati identificati 25 nuovi studi condotti dopo il 2016, anno dell’ultima valutazione dell’Anses: tuttavia – spiega l’Agenzia – nessuno di questi ha confutato o confermato la tesi dell’Agenzia, ovvero che si tratta di un additivo potenzialmente cancerogeno per l’uomo. L’Anses era giunta questa conclusione nel 2016 (Studio NANOGUT Bettini et al, 2016): tuttavia i dati a disposizione non avevano reso possibile stabilire l’assunzione giornaliera accettabile (Dga) e la quantità massima negli alimenti senza rischi per la salute dei consumatori.

L’Anses sottolinea ancora una volta la mancanza di dati scientifici per rimuovere le incertezze sulla sicurezza dell’additivo E171; ribadisce le sue raccomandazioni per i dati per caratterizzare le forme fisico-chimiche di E171 e ulteriori dati tossicologici sui potenziali effetti della loro ingestione.