I promotori della campagna #ASTEnetevi invitano tutti i consumatori a fare sentire la loro voce al ministro delle Politiche agricole e alla grande distribuzione organizzata attraverso l‘apposito form preparato per inviare le lettere di protesta in automatico. Le associazioni daSud e Terra!, promotrici della campagna FilieraSporca, insieme a Flai-Cgil, hanno lanciato la campagna contro il fenomeno del sottocosto e le aste online a doppio ribasso, considerate responsabili dello schiacciamento dei prezzi e collegate quindi allo sfruttamento dei lavoratori nelle campagne
Meccanismo perverso
Con questo strumento, infatti, le grosse catene di distribuzione utilizzano apposite piattaforme informatiche con cui chiedono ai fornitori di avanzare un’offerta per una grande quantità di un certo prodotto. Sulla base dell’offerta più bassa la GDO convoca successivamente una seconda asta on line che in poche ore chiama i partecipanti a rilanciare, con un evidente paradosso, per ribassare ulteriormente il prezzo di vendita di quel prodotto.
Basta un click per sostenere la campagna
I promotori dichiarano: “L’impegno nella lotta al caporalato dovrebbe comprendere anche misure volte ad eliminare i meccanismi che rompono gli equilibri interni alla filiera, causando una drammatica polarizzazione del potere negoziale e contribuendo a creare le condizioni per l’instaurarsi di pratiche ai limiti della legalità”. Chi voglia sostenere la campagna può compilare il form presente a questo link e cliccare “invia” per recapitare una lettera con cui si chiede che si ponga “un freno al fenomeno del sottocosto, che il Ministro Martina emani un decreto sulle aste on line al doppio ribasso e che i gruppi della grande distribuzione rinuncino pubblicamente a questa pratica”. Oltre che al ministro Maurizio Martina, la lettera sarà inviata ai presidenti delle principali catene di supermercati: Auchan Italia, Carrefour Italia, Conad, Coop Italia, Crai, Despar, Esselunga, Eurospin, Interdis, Lidl Italia, Gruppo Pam Panorama, Selex, Sigma, Sisa, Sma Italia.
