Una coalizione di 40 stakeholders ha scritto alla Commissione europea per accelerare l’approvazione del Nutri-score, l’etichetta a semaforo che indica con una scala di colori i prodotti piĂą o meno salutari. La coalizione comprende multinazionali come Nestlè e Danone e associazioni dei consumatori appartenenti al Beuc.
“Nutri-Score aiuta le persone a fare buone scelte alimentari e motiva le aziende di alimenti e bevande ad accelerare lo sviluppo di prodotti piĂą sani. Nutri-Score non dovrebbe solo aiutare NestlĂ© a alzare il tiro. Stiamo invitando l’intero settore ad unirsi a noi ” ha commentato Marco Settembri, CEO di NestlĂ© per Zone Europe, Middle East e North Africa spiegando che “NestlĂ© ha iniziato il suo percorso di riformulazione 20 anni fa e ha giĂ fatto progressi significativi nel rendere i suoi prodotti piĂą sani. Nutri-Score ora offre uno standard chiaro che aiuta a muoversi ancora piĂą velocemente. Ad esempio, il 16% dei cereali per la colazione NestlĂ© in Francia ha ottenuto “A” o “B” nel 2019. L’ambizione è che oltre il 50% dei cereali per la colazione NestlĂ© in Francia siano “A” o “B” entro la fine del 2021.
Nel 2019, NestlĂ© ha annunciato l’implementazione di Nutri-Score in Austria, Belgio, Francia, Germania e Svizzera”.
Monique Goyens, direttore generale dell’Organizzazione europea dei consumatori (Buec) ha affermato, invece, che “poichĂ© i tassi di sovrappeso e obesitĂ rimangono preoccupanti in Europa, è essenziale dotare meglio i consumatori di strumenti come il punteggio Nutri per aiutarli a confrontare prodotti e fare scelte piĂą sane al supermercato.”
Se l’etichetta Nutriscore trova l’appoggio di aziende e consumatori, ha nell’Italia la sua piĂą grande nemica: è accusata, infatti, di penalizzare gran parte dei prodotti made in Italy. Per questo motivo il nostro paese ha presentato una controproposta. Il sistema proposto dall’Italia si basa su un simbolo “a batteria”, denominato NutrInform Battery, che indicherĂ al consumatore l’apporto nutrizionale dell’alimento in rapporto al suo fabbisogno giornaliero e al corretto stile alimentare, evidenziando la percentuale di calorie, grassi, zuccheri e sale per singola porzione rispetto alla quantitĂ raccomandata dall’Unione europea. In questo modo – spiegano i ministri dello Sviluppo Economico, della Salute e delle Politiche Agricole, Alimentari e forestali – i consumatori riceveranno una informazione chiara e sintetica sulla presenza di alcuni nutrienti negli alimenti, utile a collocarli all’interno di una dieta varia e bilanciata, quale quella mediterranea, sia di valorizzare e tutelare tutta la filiera agroalimentare italiana.
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