I risultati sono stati pubblicati sulla rivista internazionale Epidemiology: chi segue una dieta senza glutine mostra concentrazioni di arsenico nelle urine due volte maggiori rispetto agli altri e livelli del 70% maggiori di mercurio nel sangue. La spiegazione plausibile? I prodotti gluten free, contengono farina di riso come sostituto del grano, ma il riso è soggetto alla bioaccumulazione di alcuni metalli tossici derivanti da fertilizzanti, suolo o acqua.
I dati emergono da una ricerca condotta dalla School of Public Health dell’Università dell’Illinois a Chicago e mostrerebbero che i cibi per celiaci esporrebbero gli abituali consumatori a livelli maggiori di metalli pesanti dai potenziali effetti tossici, come arsenico e mercurio. È noto che circa l’1% della popolazione su base globale ha una diagnosi di celiachia, malattia dovuta alla risposta immunitaria al glutine, una proteina presente in cereali come grano, segale e orzo.
Gli scienziati americani dello studio in questione pubblicato su Epidemiology, hanno voluto verificare statisticamente le conseguenze relative al consumo abituale di tali prodotti e hanno analizzato i dati di 7.471 persone tra 6 a 80 anni, che hanno partecipato tra il 2009 e il 2014 al National Health and Nutrition Examination Survey. Di queste, 73 seguivano una dieta gluten-free e mostravano concentrazioni di arsenico nelle urine due volte maggiori rispetto agli altri e livelli del 70% maggiori di mercurio nel sangue. I prodotti gluten free, spiegano gli autori dello studio, spesso contengono farina di riso come sostituto del grano e il riso è soggetto alla bioaccumulazione di alcuni metalli tossici derivanti da fertilizzanti, suolo o acqua.