Il peperoncino, la spezia giunta in Europa con il secondo viaggio di Cristoforo Colombo, ha diverse proprietà benefiche riconosciute dalla scienza. E pochissime controindicazioni
Come per ogni alimento, se assunto con moderazione, anche il peperoncino apporta numerosi benefici se inserito all’interno di una dieta equilibrata. Vediamo quali.
Le proprietà del peperoncino
Il peperoncino è un alimento che rientra nel VI e VII gruppo fondamentale degli alimenti. Si tratta di un ortaggio utilizzato prevalentemente come spezia, fresco o secco, e prodotto da alcune piante del Genere Capsicum appartenenti alla famiglia delle Solanacee. Ha un apporto energetico moderato, fornito principalmente dal fruttosio, oltre che contenere una buona percentuale di fibre e vitamine. A garantire le sue benefiche proprietà è, però, principalmente la capsaicina,nota per effetti:
- Rubefacenti
- Digestivi
- Antiossidanti
- Antibatterici
È privo di colesterolo e contiene elevati livelli di acido ascorbico, carotenoidi e vitamina PP, oltre che un buon apporto di sali minerali (specialmente potassio).
I benefici sul microbiota
Uno studio in vitro ha ampiamente dimostrato che l’assunzione regolare di peperoncino (circa 14 giorni di dieta piccante) ha benefici misurabili sul microbiota. Questa potrebbe essere considerata come una spiegazione di studi precedenti, che rilevavano l’impatto positivo del peperoncino su infiammazioni e intestinali e obesità . Ora è certo: il peperoncino influenza positivamente il microbiota intestinale.
Gli effetti metabolici
Vi sono conferme empiriche del fatto che la capsaicina possa accelerare e stimolare il metabolismo, agendo in particolar modo sull’aumento della spesa energetica. Una dieta a base di peperoncino può essere molto utile in soggetti obesi e con bassi livelli di attività fisica, perché permette l’utilizzo di lipidi anche a riposo. L’alimento è quindi frequentemente consigliato nelle diete dimagranti perché, secondo alcuni recenti studi, riduce il grasso addominale e di conseguenza il peso globale dell’individuo.
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I benefici cardiovascolari
I dati di una serie di studi, tra cui quello condotto da Fondazione Veronesi, dimostrano che il consumo regolare di peperoncino riduce il rischio di morte per problemi cardiovascolari. Il lavoro, che è stato pubblicato sul Journal of the American College of Cardiology, è stato uno studio longitudinale condotto su un campione di 23mila adulti monitorati per oltre 8 anni. I risultati sono stati sorprendenti: per coloro che consumavano peperoncino 4 o più volte alla settimana, il rischio di morte per infarto o ictus cerebrale era significativamente più basso.
In sintesi, grazie alle sue proprietà antiossidanti e alle proprietà vasodilatatrici della capsaicina, è particolarmente indicato per il trattamento di disagi cardiovascolari e per il trattamento del colesterolo alto.
Le proprietà antidolorifiche
Come saprete dai rimedi popolari, il peperoncino viene spesso utilizzato per alleviare i dolori del mal di denti e dolori articolari. Le sue proprietà analgesiche sono state confermate e dimostrate dalla Fda (Food and drug administration) per il trattamento delle seguenti patologie:
- Fuoco di Sant’Antonio
- Artitre reumatoide
- Psoriasi
- Osteoartrite
- Neuropatia diabetica
Le sue proprietà analgesiche ne giustificano il largo impiego in pomate utilizzate per il trattamento del mal di schiena, specie se di natura muscolare.
Il contenuto in vitamine
Il peperoncino si configura come una fonte preziosa di vitamina C, che lo rende in tal senso una sorta di superfood contro l’invecchiamento. Di fatto, i carotenoidi e gli antiossidanti contenuti nella vitamina C, sono utilissimi per contrastare i radicali liberi e prevenire l’invecchiamento cellulare. Ricco anche in vitamina A, ciò lo rende un alleato della vista. Buono anche il contenuto in vitamina E, indispensabile per la rigenerazione dei tessuti.
Gli effetti benefici sull’intestino
Benché possa sembrare un paradosso, il peperoncino trova largo impiego in una serie di disturbi intestinali: dispepsia, disfagia, cicatrizzazione di ulcere gastriche, eccesso di gas intestinali, diarrea e crampi intestinali sono soltanto alcuni dei disturbi che beneficiano del trattamento con peperoncino. Questo è principalmente dovuto alla secrezione di particolari enzimi che coadiuvano la digestione.
Gli effetti meno noti
Per concludere, vi indichiamo altri due effetti interessanti e meno noti del peperoncino:
- Proprietà decongestionanti: la capsaicina contenuta nel peperoncino allevia i sintomi della rinite cronica, soprattutto non associata ad allergie o infezioni, quando viene utilizzata per via nasale. Sembra che i benefici possano perdurare fino a 6-9 mesi dal trattamento.
- Proprietà anti-caduta dei capelli