
Il BfR tedesco ha analizzato decine di prodotti a base di lupino trovando livelli di alcaloidi fino a 2.600 mg/kg. Nessun limite legale in Europa, ma possibili rischi tossici e allergici
Il lupino è diventato uno dei simboli della nuova dieta vegetale. Si trova in farine, caffè, snack e sostituti della carne grazie all’alto contenuto proteico e alla coltivazione sostenibile in Europa. Ed è parte integrante dei mangimi utilizzati negli allevamenti.
Ma secondo il BfR, l’Istituto federale tedesco per la valutazione del rischio, pubblicato il 17 settembre 2025, non sempre è sicuro: nei prodotti in commercio sono stati trovati livelli elevati di alcaloidi tossici.
Alcaloidi: sostanze naturali ma non innocue
I semi di lupino contengono naturalmente alcaloidi chinolizidinici, sostanze dal gusto amaro che proteggono la pianta dagli insetti.
In dosi elevate, però, possono causare nausea, vertigini, disturbi gastrointestinali e cardiaci.
Le varietà “dolci” di lupino restano sotto i 500 mg/kg, ma quelle “amare” possono superare i 20.000 mg/kg.
Da anni l’ANZFA (l’Autorità alimentare di Australia–Nuova Zelanda) e quella del Regno Unito fissano un limite massimo di 200 mg/kg come soglia di sicurezza.
Nell’Unione Europea, invece, non esistono limiti legali vincolanti, e anche l’Efsa ammette di non disporre di dati sufficienti per stabilire valori tossicologici ufficiali.
Le analisi del BfR: fino a 2.600 mg/kg
Il BfR e l’Ufficio federale tedesco per la sicurezza dei consumatori hanno analizzato oltre 70 prodotti a base di lupino nel biennio 2022–2023.
I risultati mostrano differenze enormi tra le categorie:
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Farine di lupino: fino a 2.677 mg/kg di alcaloidi totali.
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Pasti di lupino: circa 1.362 mg/kg.
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Caffè di lupino: intorno a 998 mg/kg.
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Sostituti vegani della carne: generalmente sotto i 500 mg/kg, ma con forti variazioni.
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Latte vaccino biologico: tra 0,5 e 0,8 mg/kg, per trasferimento dai mangimi.
In alcuni casi, le concentrazioni superano di oltre dieci volte il limite di sicurezza usato in Australia e Regno Unito.
Nessuna soglia in Europa
Il BfR avverte che l’UE non impone ancora valori massimi per gli alcaloidi nei prodotti alimentari.
Solo alcuni Paesi, come la Francia in passato, avevano fissato limiti temporanei.
L’istituto tedesco raccomanda ora a Bruxelles di:
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fissare livelli armonizzati di sicurezza;
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migliorare i processi di “debittering”, cioè la rimozione dell’amaro (e degli alcaloidi);
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rafforzare il monitoraggio dei prodotti e dei mangimi a base di lupino.
Attenzione anche alle allergie
Oltre agli alcaloidi, il lupino è un potente allergene. Circa un allergico alle arachidi su cinque reagisce anche al lupino, per via delle similitudini tra le proteine delle due leguminose.
Per questo, il Regolamento europeo 1169/2011 impone di indicarlo sempre in etichetta, anche nei prodotti sfusi.
Alcaloidi e lupini: i numeri
| Fonte / Ente | Tipo di valore | Livello o risultato | Note |
|---|---|---|---|
| BfR (Germania, 2025) | Livello massimo riscontrato | 2.677 mg/kg | Farine di lupino con concentrazioni record |
| BfR (2023) | Latte vaccino biologico | 0,5–0,8 mg/kg | Tracce da mangimi con lupino |
| BfR / BVL | Sostituti vegani | <500 mg/kg | Variabilità tra prodotti |
| ANZFA / FSANZ (Australia–NZ) | Limite massimo raccomandato | 200 mg/kg | Riferimento tecnico internazionale |
| ANZFA (2001) | Dose tollerabile giornaliera (PTDI) | 0,035 mg/kg p.c./giorno | Basata su dati tossicologici |
| EFSA (2019) | LOAEL (effetti acuti, sparteina) | 0,16 mg/kg p.c. | Dose minima con effetti osservati |
| Unione Europea | — | — | Nessun limite legale attuale |









