Antitrust: “Difficile disdire, da Sky pratiche scorrette”. L’azienda promette trasparenza

sky wifi

L’Antitrust accoglie gli impegni di Sky dopo un’istruttoria su pratiche scorrette nella gestione delle disdette. L’azienda dovrà semplificare i percorsi di recesso e garantire maggiore trasparenza

 

L’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm) ha chiuso un procedimento contro Sky Italia per pratiche scorrette nella gestione delle disdette dei servizi Sky e Now. L’istruttoria, avviata nel giugno 2024, si è conclusa con l’accettazione di impegni da parte dell’azienda, ritenuti sufficienti a sanare le criticità rilevate.

Disdetta difficile, informazioni poco chiare

Secondo quanto accertato dall’Agcm, Sky avrebbe reso eccessivamente complessi i percorsi per il recesso. Nello specifico, spiega l’Autorità, “è assente sui siti internet sky.it e now.it, nell’area personale “fai da te” accessibile con le credenziali di ciascun utente, nonché sulle App Sky e Now, una specifica sezione contenente informazioni chiare e complete sui canali e modalità per effettuare la disdetta o la rimozione di pacchetti (c.d. downgrade); ˗ i risultati della ricerca per parole chiave a partire da motori di ricerca quali Google mostrano pagine sponsorizzate che rimandano al solo canale di disdetta tramite operatore telefonico e non alla disdetta online. ˗ non è possibile effettuare la disdetta/downgrade in modo autonomo online nell’App Now; ˗ la procedura di disdetta online accessibile dai siti internet sky.it e now.it prevede numerosi e farraginosi passaggi nonché pop-up promozionali, con una sequenza grafica defatigante; ˗ le informazioni circa le modalità per effettuare il downgrade sono collocate solo all’interno delle condizioni generali di contratto e non contengono indicazioni chiare sulla procedura da seguire per rimuovere più pacchetti; ˗ il servizio telefonico risulta difficile da contattare e non fornisce adeguata assistenza rispetto alle richieste di disdetta o downgrade”.

Pratiche aggressive secondo il Codice del Consumo

Per l’Agcm, queste modalità integravano una pratica commerciale aggressiva, in violazione del Codice del Consumo (artt. 20, 24 e 25). Impedire o rendere difficile la disdetta di un servizio equivale, di fatto, a limitare la libertà di scelta del consumatore.

Sky corre ai ripari: 36 impegni per semplificare

Per evitare una sanzione, Sky ha proposto 36 interventi correttivi. Tra questi: una migliore visibilità delle modalità di disdetta sul sito e sui motori di ricerca; percorsi digitali più semplici e intuitivi; integrazione della funzione “disdetta” anche su app MySky e Now; formazione dedicata per gli operatori del servizio clienti. Le modifiche dovranno essere completate entro tre mesi dalla comunicazione del provvedimento.

sponsor

Anche l’Agcom prende posizione

Sul caso è intervenuta anche l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom), che ha confermato la gravità delle condotte e annunciato possibili approfondimenti nell’ambito delle norme sulle comunicazioni elettroniche.