Nonostante la maxi multa da Antitrust, a Enel, Eni, Acea, Iberdrola, Dolomiti ed Edison, le aziende non saranno obbligate a risarcire i propri clienti automaticamente. Ecco come chiedere il rimborso.
Nonostante la maxi multa da Antitrust, a Enel, Eni, Acea, Iberdrola, Dolomiti ed Edison, le aziende non saranno obbligate a risarcire i propri clienti automaticamente. Questo perché tra le prerogative dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato non c’è quella di obbligare le aziende al risarcimento.
E.on, Engie e Iren avevano scelto di risarcire
E mentre poche settimane prima, E.on, Engie e Iren, per evitare una sanzione per ragioni simili, hanno preferito impegnarsi ai risarcimenti pur di evitare la sanzione dell’Antitrust, Enel, Eni e le altre potrebbero aver ritenuto più convenienti pagare la multa piuttosto che procedere ai rimborsi.
Come reclamare
Sta di fatto, che se i clienti che si sono visti cambiare le condizioni in maniera illegittima per riavere indietro i soldi, dovranno seguire la normale procedura di reclamo prevista per le compagnie del settore energia. I clienti potranno sporgere reclamo al gestore, meglio se con Pec o raccomandata A/R. Passato il tempo massimo previsto per una risposta, pari a 40 giorni, il cliente può rivolgersi ad Arera per chiedere una conciliazione extra-giudiziale.
La procedura per la conciliazione
Il primo passo da fare è quello di sporgere reclamo al gestore che ha modificato il contratto in modo unilaterale. Se dopo 40 giorni la risposta non è arrivata o non è stata risolutiva, si può procedere con la conciliazione di Arera (l’autorità dell’energia). Qui la pagina con i dettagli per inviare il reclamo. La conciliazione si basa si incontri on line e il cliente può anche rivolgersi a un’associazione dei consumatori per farsi meglio rappresentare. In ogni caso dopo massimo 3 mesi dalla domanda la procedura dev’essere chiusa (al massimo l’Arera può prorogare di ulteriori 30 mesi).