Come pulire la cappa della cucina

PULIRE LA CAPPA

È un accessorio indispensabile in cucina per il suo ruolo nell’aspirazione di fumi e odori. Ma come pulire la cappa anche per evitare di respirare vapori non salutari?

La pulizia della cappa è cruciale per garantirne il buon funzionamento ed evitare che il suo ruolo di aspirazione di odori che si sprigionano durante la cottura dei cibi diventi meno efficiente. Come ogni altro elettrodomestico presente in cucina, dunque, la cappa necessita di costante manutenzione e di una pulizia periodica che garantiscano longevità all’apparecchio. La cappa è fondamentale, per cui la manutenzione dovrebbe sempre prevedere la pulizia dei filtri in metallo e la sostituzione di parti erose, nonché il controllo della canna fumaria. In particolare, i filtri in metallo a nido d’ape sono semplici da pulire (a mano, ma anche in lavastoviglie); quest’operazione andrebbe effettuata almeno una volta a bimestre. Spesso, le cappe sono dotate di apposite spie che indicano quando sia necessario pulire/sostituire i filtri. I filtri sintetici, al contrario, non hanno la possibilità di essere puliti e devono essere cambiati ogni 2 mesi circa; ugualmente i filtri a carboni attivi anti-odore, la cui sostituzione andrebbe effettuata ogni 4-6 mesi. Il rischio è, se non viene fatto, che la cappa rilasci in cucina le molecole degli odori con problemi anche di salute.

Ogni quanto: la frequenza di pulizia

Una delle prime domande che ci si potrebbe porre è ogni quanto la pulizia andrebbe fatta. La risposta è variabile, perché dipende principalmente da quanto si utilizzano i fornelli. Nel caso in cui l’uso sia irregolare e poco frequente, infatti, si potrà pensare alla manutenzione e alla pulizia della cappa una volta ogni due mesi; viceversa, servirà un lavoro costante, di almeno una volta al mese, per la parte interna. La parte esterna deve essere invece costantemente pulita e igienizzata, con cadenza settimanale.

Come pulire la parte esterna

Prima di procedere con la pulizia dell’interno, si dovrebbe pulire la parte esterna della cappa in cui si accumulano maggiormente i residui di grasso. Potendo essere l’elettrodomestico realizzato con materiali differenti, ci sono modi di procedere diversi a seconda di quale sia utilizzato.

  • Cappa in acciaio: è il materiale più difficile da pulire, perché se non lavato correttamente potrebbero rimanere aloni o tracce di spugna. Importante è procedere lavando nel senso della spazzolatura; una volta che si sia eliminato lo sporco con una miscela di acqua e aceto, si dovrà asciugare con un panno morbido per evitare che rimangano macchie. Il risciacquo e l’asciugatura sono altrettanto importanti per evitare la formazione di aloni antiestetici. La superficie non dovrebbe rimanere umida, perché asciugando all’aria rimarrebbe macchiata. Per eseguire la pulizia periodica di una cappa in acciaio inox la prima cosa da fare è eliminare polvere ed eventuali residui poco resistenti con un panno in microfibra, inumidito con acqua e sapone neutro. Il consiglio è quello di non utilizzare mai prodotti troppo acidi o spugne abrasive, dato che potrebbero rovinare il materiale. Per i residui troppo ostinati, esistono in commercio prodotti sgrassanti specifici, che però non devono contenere cloro;
  • cappa in vetro temperato: sicuramente più semplice da pulire rispetto all’acciaio, in questo caso basterà utilizzare un panno umido imbevuto in una soluzione di sapone e acqua se lo sporco non è molto ostinato. Nel caso in cui siano presenti residui di grasso, invece, si potrà optare per una miscela composta da acqua, aceto e succo di limone, per poi risciacquare e asciugare con un panno umido. Analogamente a quanto valido per la cappa in acciaio, per lo sporco ostinato si potrà ricorrere a sgrassatori specifici reperibili in centri di assistenza autorizzati;
  • cappa in legno: la priorità nel caso di una cappa rivestita con pannelli in legno è non utilizzare prodotti aggressivi. Utilizzare una miscela composta da mezzo litro di acqua, un bicchiere d’aceto e 5 gocce di detersivo delicato. Si potrà decidere se spruzzarla direttamente sulla superficie o immergere un panno nella miscela da passare, in seguito, sul legno. Dopo aver asciugato accuratamente, si dovrà procedere asciugando con un panno in microfibra.

Il bicarbonato: alleato della pulizia

Il bicarbonato è sicuramente uno dei migliori alleati per la pulizia della cappa, dato che possiede un elevato potere sgrassante. Esistono due modi principali per utilizzarlo:

  • farlo bollire in una pentola, con acqua abbondante. Una volta scaldata, aggiungere mezza tazza di bicarbonato e immergere i filtri al suo interno, lasciandoli in ammollo per almeno 15 minuti;
  • preparare una sorta di crema a base di bicarbonato e detersivo per piatti, da utilizzare come crema abrasiva delicata per pulire le griglie, le parti esterne e i filtri lavabili.

Pulizia con il vapore

Un altro metodo semplice, ma efficace, per facilitare la rimozione del grasso dalle parti interne della cappa è utilizzare il vapore. Si potrà procedere mettendo sui fornelli una pentola riempita di acqua per più della metà, aggiungendo mezzo bicchiere d’aceto. Quando inizierà a formarsi il vapore si dovrà accendere la cappa alla potenza minima, lasciandola in funzione per circa 5-10 minuti. In questo modo il vapore avrà il tempo di agire, ammorbidendo i depositi di grasso perché sia più semplice in seguito rimuoverli. Attenzione, però: i pulitori a vapore non possono essere utilizzati sulle parti interne ed esterne della cappa, si rischierebbe di rovinarle.

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Pulizia delle griglie

Il passo successivo è passare alla pulizia delle griglie che si occupano della protezione dei filtri. Si trovano nella parte sottostante della cappa, rivolta ai fornelli, e hanno l’importante funzione di proteggere le componenti interne della cappa stessa (come appunto i filtri anti-grasso). Per mantenere la funzionalità dell’elettrodomestico è importante effettuare una pulizia almeno una volta alla settimana, e lavare sia la superficie esterna che quella interna. La parte esterna della griglia potrà essere pulita anche con una spugnetta umida, intrisa di acqua e sapone neutro, facendo particolare attenzione a non lasciare aloni. Per la parte interna delle griglie, se queste non sono eccessivamente sporche, è sufficiente pulirle una volta alla settimana con un panno in microfibra inumidito con acqua e bicarbonato. In alternativa, la soluzione acqua e aceto permette anche di eliminare i cattivi odori. Nel caso in cui le griglie siano invece particolarmente sporche, si dovrà prima smontarle e metterle in ammollo in una soluzione a base di acqua e aceto. Dopo circa 20 minuti il grasso si scioglierà e sarà più semplice rimuoverlo con l’aiuto di una spugnetta.

Pulizia interna

La pulizia interna richiede, in primo luogo, che i filtri vengano smontati. Per eliminare polvere e impurità potrebbe essere sufficiente passare una spugna umida con sapone o detersivi liquidi neutri sulla superficie. Il consiglio è comunque quello di evitare alcool o materiali infiammabili, oltre che di limitare l’uso di prodotti a base acida che potrebbero danneggiare la cappa. Per lo sporco più ostinato, si potrà spruzzare una soluzione a base di acqua, aceto e bicarbonato sulle pareti interne, da lasciare agire per alcuni minuti. Con l’aiuto di una spugna si potrà rimuovere lo sporco e risciacquare, aiutandosi con un panno imbevuto in acqua tiepida. Per i filtri, invece, si dovrebbe pensare ad una pulizia di almeno una volta al mese. Si tratta in effetti della parte più importante, dato che si occupano di eliminare gli odori e se eccessivamente sporchi potrebbero non aspirare bene l’aria. Le cappe assorbenti sono in genere dotate di filtri in acciaio inox o in alluminio, che possono facilmente essere posti in ammollo per un paio d’ore in una soluzione d’acqua e bicarbonato. I filtri ai carboni attivi, invece, possono essere puliti in lavastoviglie a 70° senza detersivo.

Bisogna anche sapere che i filtri dovrebbero essere sostituiti periodicamente; se sono realizzati in materiale sintetico, la sostituzione dovrebbe avvenire ogni 2 mesi. Viceversa, se sono ai carboni attivi, la sostituzione dovrebbe avvenire ogni sei-dodici mesi.

Pulizia dei filtri

Come accennato, il corretto funzionamento dei sistemi aspiranti della cappa è fondamentale per l’efficienza dell’elettrodomestico. Dall’efficienza dipende anche la salubrità dell’aria in questa parte della casa. I filtri devono garantire sempre massima efficienza e funzionalità: potenza aspirante, capacità filtrante e rumorosità sono tutti fattori che dipendono dal loro stato di manutenzione. Una corretta routine di pulizia può quindi rendere la cappa altamente performante. La prima cosa da chiedersi, per la pulizia dei filtri, è di quale tipo di cappa si sta parlando. Esistono infatti due tipologie principali presenti in commercio:

  • aspiranti, che sono classici sistemi di aspirazione dotati di condotto verso l’ambiente esterno. Hanno il compito di convogliare l’aria al di fuori del locale per consentire un ricambio adeguato;
  • filtranti, che hanno sistemi per filtrare l’aria in ingresso di tutte le sostanze grasse e organiche responsabili di odori tipici dei vapori di cottura.

A seconda della tipologia di cappa, varierà anche il tipo di filtri riscontrabili al suo interno. I principali sono i filtri anti-grasso, che sono presenti in entrambe le tipologie e permettono di rimuovere dall’aria aspirata le sostanze grasse e lipidiche trattenendole in strutture porose a maglia. I secondi sono i filtri anti-odore, specifici per le cappe filtranti, che trattengono le molecole organiche e permettono il ricircolo interno. Di entrambe le tipologie esistono tecnologie usa e getta. Ad esempio, i filtri anti-grasso possono essere prodotti in fogli acrilici porosi dall’alta capacità filtrante; per i filtri ai carboni attivi sono invece presenti strutture a singolo o multistrato. Queste tipologie non possono essere lavate o mantenute, ma vanno sostituite a termine del loro ciclo di vita. Una soluzione sicuramente più sostenibile è rappresentata però da filtri anti-grasso e anti-odore che possono essere lavati e sgrassati. Questi infatti garantiscono molteplici cicli di vita: l’unico appunto è che, a saturazione della propria capacità filtrante, vengano opportunamente lavati e sgrassati.

Lavaggio filtri anti-grasso

Sono sicuramente più longevi degli anti-odore. Si presentano come una griglia metallica, in alluminio o in acciaio inox, che scherma la ventola di aspirazione nel punto di captazione dell’aria sopra al piano cottura. Quando le griglie cominciano a presentare accumuli di grasso sulle proprie maglie (e, di conseguenza, si ottura parzialmente l’area di aspirazione), si potrà procedere con una pulizia e sgrassatura:

  • con lavaggio a mano in acqua calda e sapone o in un bagno d’acqua con aceto e bicarbonato, facendo particolare attenzione a sfregare con delicatezza la griglia per non rovinarne la superficie;
  • con lavaggio in lavastoviglie a bassa temperatura.

Si ottengono i risultati migliori con l’uso di prodotti specifici, pensati proprio per la pulizia del filtro anti-grasso.

Pulizia filtri anti-odore

Esistono differenti tipologie di filtri anti-odore, per ognuno dei quali esiste una modalità preferenziale di pulizia.

I filtri long life o long life hp garantiscono una durata fino a 3 anni rispetto ai filtri standard. Perché venga mantenuta un’efficienza elevata di filtraggio, il filtro dovrebbe essere lavato ogni 2-3 mesi con acqua calda e con un detergente delicato, oppure in lavastoviglie a 65°. In seguito si dovrebbe asciugare il filtro in forno per 10 minuti a 100°. I filtri in ceramica, invece, prevedono la possibilità di rigenerazione termica fino ad un massimo di 5 anni. Anche questi dovrebbero essere lavati ogni 2-3 mesi e rigenerati in forno a 200° per 15 minuti.

Una corretta pulizia è molto importante per garantire un’elevata efficienza di filtraggio dell’aria, nonché il corretto funzionamento dell’elettrodomestico. Prima di cimentarsi nella pulizia o nella sostituzione, comunque, bisognerebbe sempre consultare le istruzioni allegate alla scatola dei filtri per evitare di procedere in modi che possano danneggiare l’apparecchio.

Cappa integrata nel piano cottura

Esistono attualmente in commercio diversi modelli di cappa integrata nel piano cottura, con caratteristiche simili o identiche a quelle delle cappe a soffitto ma con design molto diverso. Inoltre, sono dotate in genere di alcuni elementi in più rispetto ad altri modelli. Oltre ad avere filtro anti-grasso e anti-odore, infatti, possono spesso essere dotate di filtro anti-rumore. Anche questo, come quello anti-odore, deve essere sostituito periodicamente. Invece, il filtro anti-grasso può essere lavato a mano o in lavastoviglie seguendo le indicazioni contenute nel libretto di istruzioni. Prima di eseguire una qualsiasi operazione di pulizia della cappa integrata, è importante ricordare di attivare il blocco display per evitare di attivare qualche comando in modo accidentale. Nella manutenzione è importante ricordare che si dovrebbe pulire periodicamente anche il serbatoio di raccolta per liquidi e oggetti che possono penetrare nella cappa. Quest’operazione deve essere eseguita quando il piano di cottura e la cappa stessa si siano completamente raffreddati. Si dovrà quindi smontarlo, svitarlo e lavarlo sotto l’acqua corrente; dopo l’asciugatura, che deve essere effettuata meticolosamente, il serbatoio potrà essere rimontato.