La Corte di giustizia dell’Unione europea si è pronunciata in via pregiudiziale su una questione posta dal tribunale belga e ha sostenuto che le deroghe che gli stati membri concedono all’uso dei pesticidi vietati sono contrarie al diritto dell’Unione. Solo qualche giorno fa un report di Pan Europe ne aveva contate oltre 200 (in Italia 14)
“La concessione di deroghe per il trattamento delle sementi con un pesticida vietato e il loro uso non è in linea con il diritto dell’Ue”. A dirlo è la Corte di giustizia dell’Ue che ha pubblicato una pronuncia pregiudiziale sulle questioni poste dal tribunale amministrativo belga, a seguito di una denuncia di Pan Europe, Nature & Progrès Belgium e di un apicoltore belga.
“Pan Europe combatte questa cattiva abitudine degli stati da molti anni. Questa storica sentenza della Corte europea pone fine a 10 anni di abusi da parte degli Stati membri, con la benedizione della Commissione europea. Grazie alla nostra azione, l’ambiente dell’Ue diventerà un luogo più sicuro” ha commentato Hans Muilerman, funzionario chimico di Pan Europe. Un report pubblicato solo qualche giorno dalla ong aveva contato 236 deroghe di pesticidi messi al bando dall’Unione europea a causa della loro tossicità.
Nel 2019, Nature & Progrès Belgium, un apicoltore individuale belga, e Pan Europe hanno presentato una richiesta di annullamento dinanzi al tribunale amministrativo belga. Al centro della disputa legale la deroga concessa dal Belgio all’uso sulle barbabietole da zucchero degli insetticidi neonicotinoidi. Ignorando la tossicità di questa sostanze per le api, il governo – denuncia Pan Europe – aveva ceduto alle pressioni della lobby dello zucchero.
Marc Fichers, segretario generale di Nature & Progrès Belgium, ha dichiarato: “Questo successo avrà un effetto a livello europeo, per proteggere le api e gli insetti in tutta l’Ue, nonché la salute dei cittadini. Le deroghe con i semi trattati con neonicotinoidi sono ora definitivamente vietate”.
Martin Dermine, direttore esecutivo di Pan Europe, ha aggiunto: “Durante la procedura, è stato molto scioccante osservare che la Commissione europea ha continuato a proteggere gli abusi del sistema da parte degli Stati membri. La Commissione ha sostenuto la fornitura di deroghe per pesticidi presumibilmente vietati dall’Ue che sono altamente tossici per la salute umana e per l’ambiente. Era evidente che la Commissione si schierava dalla parte dell’industria agroalimentare, piuttosto che dalla salute dei cittadini e dell’ambiente! Gli avvocati della Commissione europea hanno persino detto ai giudici che gli Stati membri concedono una deroga solo quando non esiste un’alternativa, che è l’opposto della realtà!”
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