Lo stabilimento Fileni di Ancona doveva chiudere a ottobre, trovati 400mila polli dentro

polli

Durante un controllo dei carabinieri e di Arpam sono stati trovati 400mila capi nonostante secondo le disposizioni dei magistrati dovesse essere chiuso in seguito di un esposto alla magistratura del vicino di casa. La questione dell’inquinamento da ammoniaca

L’allevamento enorme da 2,5 milioni di polli di Fileni era stato al centro di una battaglia legale per mesi. Ora, un controllo dei carabinieri e di Arpam ad Ancona ha trovato 400mila capi nonostante secondo le disposizioni dei magistrati dovesse essere chiuso in seguito di un esposto alla magistratura del vicino di casa.

Andrea Tesei ha visto aprire uno stabilimento vda 8 capannoni e 2,5 milioni di polli l’anno allevati in maniera intensiva a soli 250 metri da casa propria, a Monte Roberto, nell’anconetano. Per questo ha avviato una battaglia per farli chiudere contro  la Società Agricola Ponte Pio, controllata dalla Società Agricola Fileni. 

Il Tar aveva respinto il suo ricorso, accolto poi invece dal Consiglio di Stato.  “I giudici hanno rigettato la richiesta della società di ritenere il mio ricorso infondato (in questo caso confermando la posizione del Tar) ma hanno anche sottolineato – aveva spiegato Tesei a ilfattoquotidiano.it – il carattere ‘nocivo’ degli allevamenti industriali che superano determinate dimensioni e per i quali è necessaria una variante urbanistica al piano regolatore”. Per questo era stato vietato all’azienda di prolungare le attività oltre il 31 ottobre scorso. Ma un controllo il 4 novembre a trovato una situazione ben diversa.

L’interrogazione della deputata verde Evi

Il controllo è arrivato dopo che i cittadini si erano rivolti alla deputata dei Verdi Eleonora Evi, che da deputata europea aveva presentato nei mesi scorsi un’interrogazione a riguardo. “Dopo una sentenza del Consiglio di Stato e una sentenza del Tar – commenta Eleonora Evi – lo stabilimento Fileni di Monte Roberto vicino Jesi non poteva più operare. Invece la puzza che proviene dall’allevamento, le luci accese dei capannoni, i silos dei mangimi pieni raccontavano tutta un’altra storia. I cittadini del territorio, che da tempo si battono contro l’abominio dell’allevamento intensivo e in particolare contro stabilimenti che mettono a rischio la salute e l’ambiente mi hanno contattata segnalandomi la violazione in atto. Ho chiesto l’intervento immediato dei carabinieri che hanno confermato la completa illegalità dello stabilimento”.

L’inquinamento da ammoniaca

A fine settembre, era finita sul tavolo della Commissione europea la denuncia del Comitato per la Vallesina che attraverso la sua pagina Facebook, aveva messo in evidenza alcune criticità emerse nei pressi dell’allevamento Fileni di Ripa Bianca a Jesi. Al centro delle preoccupazioni l’inquinamento da ammoniaca, dannoso per terreni e falde acquifere, recentemente sollevato da una report di Greenpeace sugli allevamenti in pianura padana (Aia e Negroni accusati di essere i più inquinanti).

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