L’Ue limita l’uso degli additivi “salva freschezza” nel tonno

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La Commissione europea ha fissato livelli massimi a 300 mg/kg di acido ascorbico, ascorbato di sodio e ascorbato di calcio nel tonno. Il regolamento europeo 2022/1923 entrerà in vigore alla fine di questo mese e, auspica l’esecutivo europeo,  contribuirà a porre un freno alle frodi in questo settore

L’acido ascorbico (E 300), l’ascorbato di sodio (E 301) e l’ascorbato di calcio (E 302) sono additivi alimentari utilizzati come antiossidanti nel pesce trasformato e non trasformato. Un nuovo regolamento europeo fissa i livelli massimi a 300 mg/kg del loro uso nel tonno. Attualmente non è indicata una quantità massima per questi additivi alimentari, che devono essere utilizzati conformemente alle buone pratiche di fabbricazione, in quantità non superiore a quella necessaria per ottenere l’effetto desiderato e a condizione che i consumatori non siano indotti in errore. Tuttavia, alcune indagini sulle frodi alimentari condotte dalle autorità nazionali hanno segnalato casi in cui i filetti di tonno venduti come freschi contenevano gli additivi in ​​quantità superiori a quanto ritenuto necessario per ottenere il tipico effetto antiossidante sul tonno fresco.  Questa pratica – secondo la Commissione – veniva messa in atto per commercializzare i filetti di tonno decongelati come tonno “fresco” aumentando l’esposizione dei consumatori al rischio istamina.

Nel 2018, un’operazione in 11 paesi dell’Ue ha rilevato che il tonno destinato all’inscatolamento era stato trattato illegalmente con sostanze chimiche che ne alteravano il colore per dare l’impressione di freschezza. In totale furono sequestrate 51 tonnellate di pesce. Nel 2020 in Belgio, 16 dei 29 campioni di tonno non erano conformi per quantità di acido ascorbico.

Limite additivo impostato

Poiché spetta alle autorità nazionali competenti stabilire se il principio quantum satis sia stato o meno rispettato, e ciò può risultare difficile, gli Stati membri, e in particolare la Spagna, hanno chiesto alla Commissione di stabilire la quantità massima appropriata per l’uso degli additivi alimentari come antiossidanti nel tonno decongelato venduto come tonno fresco (non trasformato) o tonno marinato (trasformato).

Il livello di 300mg/kg è stato proposto e adottato sulla base del fatto che si tratta del livello d’uso più elevato comunicato dall’industria, come indicato nel parere scientifico dell’Autorità.