Il seggiolone sicuro? Lo riconosci dall’etichetta

seggiolone

Il seggiolone pappa è un’esperienza di vita: il primo approccio del bebè alla tavola in famiglia. Se è vero che deve essere a norma è anche vero che i genitori devono avere sempre un occhio vigile per non trasformare questi momenti in spiacevoli corse al pronto soccorso

 

Sistemare il proprio pargoletto sul seggiolone può sembrare un’impresa. E in effetti lo è: il bambino che irrigidisce le gambe per impedire il suo ingresso nel seggiolone, si dimena e piange. Sono tutte esperienze di crescita del bambino spesso segnate dal timore che possano trasformarsi in momenti spiacevoli o in una corsa al pronto soccorso. In realtà basterebbero solo piccoli accorgimenti. Una guida all’utilizzo in sicurezza e agli eventuali pericoli del seggiolone per la pappa può tornare utile perché acquistare un prodotto in sicurezza è un diritto che non ammette deroghe.

Il seggiolone per la pappa

Si chiama seggiolone, ma è comunemente chiamato anche sediolone o seggiolino. Il seggiolone è un tipo di sedia utilizzabile da bambini nelle fasi iniziali della loro crescita.

La seduta si trova ad una certa altezza da terra, in modo che un adulto sia in grado di assistere il bambino da una posizione in piedi e senza difficoltà. Solitamente il seggiolone è dotato di una base larga in modo da garantire una certa stabilità.

 

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Seggioloni sicuri: cosa dicono le leggi

In Europa, la progettazione dei seggioloni deve seguire specifiche e rigide norme di sicurezza. Il riferimento normativo europeo è la legge EN 14988. Si tratta di una norma tecnica europea del 2006, aggiornata nel 2020. Questo strumento legislativo disciplina i requisiti di sicurezza che devono avere i seggioloni per neonati e i seggiolini per auto. La norma tecnica è stata recepita in Italia dall’UNI (Ente Italiano di Normazione), UNI EN 14988.

 

Come scegliere un seggiolone sicuro

Quando acquistiamo un seggiolone per la pappa (ma anche un seggiolino per l’auto) la prima informazione da verificare sulla confezione o sulle istruzioni è il riferimento normativo, la succitata norma UNI EN 14988:2020 che definisce i requisiti di sicurezza e i relativi metodi di prova.

  • L’età per il seggiolone

Il seggiolone da tavolo può essere usato per bambini di età minima di 6 mesi e di peso non superiore ai 15 kg.

  • Come dev’essere il seggiolone a norma

I materiali impiegati (prevalentemente tessuto) devono essere puliti, in ordine e senza difetti.

Sono importanti la struttura dei bordi, degli angoli e le sporgenze. Il seggiolino da tavolo a norma deve evitare i rischi di schiacciamento, taglio e ferite pertanto, tutti i bordi, gli angoli o le eventuali sporgenze devono essere smussate, arrotondate o ripiegate.

Occorre realizzare le aperture in modo tale che si eviti il rischio di intrappolamento delle dita: non ci devono essere aperture con dimensioni comprese fra 5 e 12 mm.

Per evitare il rischio che il bacino del bambino non si possa incastrare occorre evitare anche aperture comprese fra 25 e 45 mm.

Per evitare che sia la testa a rimanere incastrata occorrono aperture maggiori di 110 mm, ad eccezione del passaggio delle gambe.

  • Le dimensioni del seggiolone

Il seggiolino da tavolo deve essere costruito con le seguenti dimensioni:

    • Larghezza 150 mm;
    • Profondità 120 mm;
    • Altezza 250 mm
  • Le piccole parti del seggiolone

 

Le parti più piccole, contenute negli schienali o nei braccioli, non devono essere asportate facilmente con le dita o i denti.

  • L’ “etichetta” del seggiolone

Il seggiolone da tavolo deve riportare le seguenti informazioni:

  • Nome e logo del fabbricante;
  • Il numero della norma (UNI EN 1272:2000);
  • Il numero del modello:
  • L’avvertenza: “ATTENZIONE Non lasciare mai il bambino incustodito”. Il messaggio deve essere accompagnato dal simbolo grafico pertinente;
  • Al prodotto dovranno essere allegate le istruzioni per l’uso contenenti le avvertenze riguardanti il montaggio, l’impiego dei seggiolini, l’indicazione che il seggiolino è adatto per bambini di peso non superiore ai 15 kg, l’indicazione di non lasciare il bambino senza sorveglianza, lo spessore minimo e massimo del tavolo a cui deve essere fissato, l’indicazione di non usarlo con tavoli di vetro o con tavoli con il piano di lavoro non fissato e sorretto da piedestallo, e altre informazioni utili.

La norma si applica ai seggioloni per uso domestico e non domestico, autoportanti, che elevano i bambini all’altezza del tavolo da pranzo. Se può essere convertito per altre funzioni (ad esempio sdraietta) possono essere applicate ulteriori norme europee.

Come devono essere le cinture di sicurezza

Le imbracature sono solitamente in tessuto. Possono essere a tre o cinque punti. Queste ultime sono più sicure e prevedono la cinghia alla vita e al cavallo e agli spallacci. Per quanto sicura sia l’imbracatura, il bambino non va mai lasciato da solo.

Le ruote del seggiolone

Qualora il seggiolone fosse dotato di ruote, uno dei requisiti previsti dalla norma è che almeno due di queste possano essere bloccate attraverso un dispositivo di stazionamento che deve a sua volta soddisfare i requisiti dopo aver superato specifiche prove di prove di durabilità, resistenza, efficienza ecc.

Come evitare le cadute dal seggiolone

I requisiti dimensionali e strutturali fissati dalla norma sono importanti per evitare intrappolamenti, rovesciamenti involontari o cadute. 

Cosa fare quando un bambino cade dal seggiolone

Secondo uno studio del Center for Injury Research and Policy of The Research Institute in Ohio, negli Stati Uniti dal 2003 al 2010 più di 9.400 bambini sono stati curati ogni anno per un infortunio associato a un seggiolone o un rialzo. Praticamente un bambino ogni ora a livello nazionale. In caso di caduta ci sono dei campanelli di allarme che portano inevitabilmente il genitore alla corsa al pronto soccorso.

“Il primo è la perdita di conoscenza, anche per alcuni secondi – ci spiega il pediatra Jacopo Pagani, coordinatore della Commissione Incidenti della Società italiana medicina di emergenza e urgenza pediatrica – Le cadute da altezze sotto il metro associate alla presenza di pianto e alla assenza di perdita di conoscenza possono rappresentare un “trauma cranico minore”. In questo caso le “bandierine rosse” potrebbero palesarsi anche dopo diverse ore. È necessaria una osservazione per 24/48 ore per verificare che non ci siano campanelli di allarme come vomito per più di due volte, perdita di coordinazione (questa può essere verificata dal genitore mettendogli un giochino in mano), particolare sonnolenza”.

E se fosse sera e il sonno incombesse per tutti? “Meglio svegliare il piccolo anche nel mezzo della notte per testare la reattività e facilità al risveglio”, sottolinea il pediatra. È bene non dimenticare che oltre al trauma cranico, la conseguenza di una caduta può essere rappresentata anche da altre lesioni, come la rottura di una mano.

La sicurezza, quindi, come prerequisito per un seggiolone e come tale garantita da tutte le proposte sul mercato. Quello però che un prodotto non può assicurare o vendere è la funzione attiva dell’adulto. Su questo punto il nostro esperto parla chiaramente: “La supervisione dell’adulto non deve mai mancare e il seggiolone è il luogo per il momento della pappa non del gioco o del relax. A prescindere dalle caratteristiche e dagli accessori che questi ausili possono avere, nulla potrà mai sostituire la presenza e la pronta assistenza del genitore”.

Mai perdere di vista il bambino quindi. Ci sono però anche alcune piccole attenzioni che potrebbero evitare spiacevoli eventi: “Se il seggiolone ha le ruote ricordarsi sempre di togliere e mettere il freno in base alle necessità per evitare ribaltamenti, non posizionare il seggiolone vicino alle pareti o a superfici dove siano presenti oggetti pericolosi oppure giochi attraenti che portino il piccolo a sporgersi per poter prendere il suo gioco preferito”, conclude Pagani.

Quando si inizia ad usare il seggiolone pappa?

Si consiglia di provare dai 5/6 mesi. Questa scelta però può corrispondere con la capacità dei bambini di stare autonomamente seduti in posizione eretta.

Seggiolone da tavolo al ristorante

Molti ristoranti offrono già un proprio seggiolone. Per i più piccoli in genere sono dotati di appositi ganci necessari per essere ancorati al piano del tavolo.

Sono seggioloni portatili che, per questo, necessitano di accessori e complementi utili. Sono dotati di cuscino removibile in fodera lavabile in lavatrice ad alte temperature.

Il seggiolone del ristorante deve essere ben igienizzato e a norma.

Lo stesso seggiolone portatile può essere un modello utile alle famiglie per una vacanza o una gita fuori porta.

 

I migliori seggioloni pappa

Il mercato offre tipologie di seggioloni per tutti i gusti e a tutti i prezzi.

Su internet sono disponibili gli ultimi test effettuati sulla sicurezza e sugli accessori (come questo), con rapporto qualità prezzo interessante.

L’età è la prima alternativa di scelta. È importante ricordarsi che il bambino deve essere in grado di stare seduto da solo. Con lo svezzamento nasce l’esigenza del seggiolone, ma alcuni modelli propongono alternative che consentono l’uso già dalla nascita con la presenza di riduttori, sedili e poggiagambe reclinabili trasformandosi in sdraietta. Molti prodotti seguono tutta l’evoluzione del bambino da quando ha 0 mesi fino a quando starà per abbandonare il seggiolone, trasformandosi in rialzi per la sedia o in una sedia stessa a diverse altezze.

Al di là che si possano trasformare in una sedia rialzata, sono in vendita modelli che consentono la removibilità del vassoio e la regolabilità dell’altezza così da poter essere affiancati al tavolo. Mangiare a tavola con la famiglia consente di scoprire nuovi gusti oltre che sviluppare socialità. Un’alternativa salvaspazio e portatile sono i seggioloni che si agganciano al tavolo.

Tanti gli accessori e le funzionalità di un seggiolone, un elemento semplice e importante è il poggiapiedi che consente al bambino una seduta più piacevole e comoda.

La facilità di pulizia è un criterio da tenere in considerazione perché, immancabilmente tutti i giorni e più volte al giorno il seggiolone si sporcherà! Briciole, yogurt, pezzetti di cibo, acqua e latte rovesciati. Insomma, è essenziale poter pulire in modo opportuno e senza troppa fatica. Un elemento importante è il vassoio removibile così da lavarlo separatamente e che le imbottiture siano sfoderabili o impermeabili.

E visto che il seggiolone diventerà un arredamento della casa per qualche tempo, è bene valutare la sua praticità in termini di ingombro, peso e facilità di chiusura da parte dei genitori o di chi si occupa del bambino.

Le ruote consentono di spostare facilmente e senza fatica il seggiolone tra le varie stanze, sono molto comode ma devono essere dotate di freno. In commercio esistono inoltre degli accessori che evitano il ribaltamento qualora le ruote siano frenate e il bambino possa ribaltarsi (ad esempio se vicino una parete facendo perno su di essa).

Il mercato non solo propone seggioloni per tutti i gusti ma anche per tutte le tasche. Le versioni base sono una soluzione veramente a basso prezzo rispetto a modelli in legno o trasformabili nel tempo. Tutto dipende dalle esigenze (anche estetiche perché no) e dal budget che la famiglia ha deciso di impegnare nell’acquisto di questo ausilio. Quel che conta è che tutti i requisiti di sicurezza siano garantiti. E se si dovesse utilizzare un seggiolone di seconda mano, è fondamentale che la struttura sia intatta, che la fodera non sia forata e le imbracature non siano sfilacciate.

Differenza seggiolone e alzasedia

Scegliere il seggiolino da tavolo più sicuro e pratico dipende anche dall’età del bebè o del bambino (a svezzamento ormai avviato). Ci sono seggiolini pieghevoli, girevoli (per afferrare il piccolo con più praticità, magari in un momento di crisi di pianto), da viaggio, da agganciare alla seduta.

L’alzasedia occupa meno spazio ma è più pratico a un’età più avanzata, dopo lo svezzamento, e consente al bambino di integrarsi meglio con la famiglia attorno al tavolo.

Quando abbandonare il seggiolino pappa

La normativa tecnica europea vale per i seggioloni per bambini fino a 3 anni in grado di stare seduti da soli. Solitamente l’uso del seggiolone è previsto sino ai 36 mesi o 15 kg del bambino, a seconda del modello scelto. Non ci sono modelli che adattano alla crescita del piccolo. L’abbandono può avvenire gradualmente.