Gli strumenti di Paypal per la tutela dell’acquirente

Paypal assicura diversi strumenti per tutelare chi acquista un oggetto o un servizio online. Vediamo quali sono per usarli al momento giusto.

Gli strumenti di Paypal per la tutela dell’acquirente sono davvero tantissimi. Per questo, in tanti scelgono questa forma di pagamento digitale senza carta per garantirsi sugli acquisti e non fornire dati sulla carta di credito. La procedura del servizio è pensata per garantire un rimborso con una modalità semplificata, ma anche per evitare che qualcuno cerchi di truffare il venditore.

Questi strumenti riguardano solo chi accede al servizio Paypal dal conto e si estendono anche a chi usa la carta Paypal. Per andare sul sicuro, è bene dare un’occhiata alle condizioni riportate sulla carta. Nel frattempo, analizziamo nei dettagli quali sono i servizi di Paypal per chi compra per fare chiarezza.

Quali sono gli strumenti di Paypal

Quali sono gli strumenti di Paypal che permettono a chi compra di ottenere un rimborso e quali sono le modalità?

Protezione acquisti

Lo strumento principale di Paypal per tutelare chi compra è il programma Protezione acquisti. Non si applica sempre e comunque, ma è necesario il rispetto di particolari condizioni. Se queste condizioni sono presenti, si ottiene il rimborso totale dell’articolo acquistato e delle spese sostenute per la spedizione. Purtroppo, se il prodotto rientra nella casistica della Protezione acquisti, è Paypal a deciderlo. In più, può capitare che il servizio chieda delle informazioni, oppure dei documenti in base alle circostanze, per capire se è il caso di avviare la procedura o no.

Se Paypal decide negativamente, non si può fare nulla. È anche vero che, se emergono nuovi elementi di prova, allora si può riavviare la procedura, chiedendo all’azienda di ripensarci per via dei nuovi elementi in suo possesso solo ora. Il ricorso si può fare anche se la persona ritiene che Paypal abbia commesso degli errori nella sua valutazione. Quando si effettua un reclamo, può anche succedere che Paypal chieda a chi compra di restituire l’articolo. In questo caso, anche le spese di spedizione per rimandare indietro il prodotto sono rimborsate. Quali sono i casi per cui interviene la Protezione acquisti di Paypal?

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  • chi compra non ha ricevuto l’oggetto dal venditore nei tempi previsti;
  • chi compra ottiene un altro oggetto rispetto a quello scelto al momento dell’ordine;
  • l’acquirente ritiene di non aver autorizzato il pagamento per ricevere quel prodotto.

Analizziamo ora tutte le casistiche per capire le procedure nello specifico.

Come funziona se uso un codice QR

Per semplificare i pagamenti, alcune aziende possono usare un codice QR che porta direttamente a Paypal per il pagamento. In questo caso non c’è nessun problema: se si ha diritto al rimborso, si può chiedere lo stesso, con le stesse modalità degli acquisti online.

Reclamo per oggetto non ricevuto

In generale, Paypal rimborsa quando l’oggetto non viene ricevuto entro i tempi previsti. Ci sono alcuni casi in cui non è possibile agire per richiedere il rimborso perché il pacco non è arrivato in tempo. Quali sono? Se l’utente decide di andare di persona a ritirare il prodotto pagato con Paypal nel punto vendita del venditore, oppure indica a qualcuno di ritirare il pacco a suo nome, è probabile che si usi il codice QR. In questi casi, il venditore può dimostrare con documentazione, per esempio la firma del cliente o un suo delegato, che invece la merce è stata consegnata.

Di fronte alla documentazione del venditore, Paypal non offre il rimborso. Lo stesso discorso vale se la spedizione risulta eseguita e firmata da chi compra. In più, se non ci sono le prove che il venditore non abbia inviato l’articolo, e che quindi non si tratti solo di una lungaggine, Paypal può risolvere la questione a favore del venditore, anche se passa molto tempo da quando è stata effettuata la spedizione a quando effettivamente la persona ha ricevuto il suo pacco. Quali sono le altre casistiche per cui Paypal può rifiutarsi di rimborsare? I casi sono limitati, ma è importante saperli.

Reclamo per articolo non conforme a descrizione

La questione dell’articolo non conforme alla descrizione non è semplice. Si possono applicare gli strumenti di Paypal solo se abbiamo ordinato un oggetto e ne arriva uno completamente diverso per caratteristiche e qualità. Infatti, non si parla semplicemente di non conforme, ma di notevolmente non conforme, nelle condizioni di uso ufficiali del servizio.

Quindi, il prodotto deve essere evidentemente diverso dalla descrizione del venditore. In più, il venditore potrebbe aver fornito informazioni false sulle condizioni dell’articolo, spacciandolo per nuovo quando si tratta di un prodotto usato. In più, rientra in questa casistica anche la merce contraffatta. Se si acquista il prodotto di un marchio e ci si ritrova con un tarocco, c’è poco da fare. Il tarocco resta e scatta il rimborso.

Il rimborso parte da Paypal anche se la persona ha acquistato il prodotto per una funzionalità importante e questa funzionalità non c’è effettivamente nel prodotto. Anche in questo caso, devono essere parti e funzionalità che rendono impossibile l’uso dell’articolo senza. L’utente può chiedere un rimborso anche se ha acquistato diversi articoli, ma alcuni non ci sono nel pacco.

La procedura non è valida se il venditore divide l’ordine in più pacchi: in quel caso, la procedura da seguire è quella per prodotti mancanti se il secondo pacco non arriva entro i termini stabiliti. Durante la spedizione, se il pacco viene danneggiato, si ha diritto al rimborso. Se il prodotto è inutilizzabile, ma il venditore non ha informato prima chi compra, scatta il rimborso.

Quali sono i casi per cui questa procedura non va a buon fine? Se il venditore ha indicato il difetto nella descrizione, se il cliente non vuole più l’articolo anche se è in ottime condizioni, se il cliente non è contento del prodotto, ma è tutto descritto bene, oppure se il prodotto è stato definito usato ma ha delle piccole imperfezioni.

Transazioni e articoli non idonei

Ci sono dei prodotti e delle operazioni che non permettono di usare la protezione acquisti. Quali sono questi casi? Se si compra un immobile, un veicolo (tranne biciclette, hoverboard e mezzi che si possono trasportare a mano), un’azienda, un macchinario industriale per produzione non si avrà diritto alla protezione acquisti. In più, ci sono transazioni che non consentono il rimborso con Paypal in nessun caso: carte prepagate, buoni regalo, prodotti finanziari o di investimento, oro, quote di scommesse e giochi, donazioni, pagamenti per un ente pubblico statale (come il PagoPa), pagamenti per servizi di addebito automatico, reclami su prodotti personalizzati, reclami per oggetti ritirati di persona, pagamenti cumulativi di Paypal, pagamenti personali ad amici e familiari, pagamenti non inviati dal conto Paypal, transazioni per articoli destinati alla rivendita. Altri casi si possono trovare nelle regole sull’utilizzo consentito della piattaforma.

Procedura di risoluzione delle contestazioni online di PayPal

Per far partire la protezione acquisti di Paypal, è importante che chi compra abbia un conto Paypal in regola e usare il conto Paypal per pagare il prodotto. Prima di passare a reclami e manovre drastiche, è importante tentare di risolvere la situazione con il venditore. Solo dopo, se questo accordo non si trova, si può accedere al Centro Soluzioni sul proprio conto Paypal per poter procedere con il reclamo. La contestazione deve essere aperta entro 180 giorni dalla data di invio del pagamento. Se c’è stato un rimborso già in altro modo, allora Paypal non potrà fornire ulteriori rimborsi.

Biglietti per eventi

Se il biglietto per l’evento è stato venduto nel Regno Unito, per motivi di sicurezza Paypal congela il pagamento finché l’utente non va all’evento. Il cliente deve pagare subito e il venditore deve fornire il biglietto subito, ma il pagamento arriverà solo quando la società sarà certa dell’evento.

Contestazioni su Paypal o su società emittente della carta

Paypal si può collegare a una carta di credito o a un conto corrente. A meno che la carta non sia anche Paypal, di solito si usa un circuito esterno – VISA, Mastercard, ecc. – oppure una carta di un istituto di credito. Se durante la transazione su Paypal scegli come metodo di pagamento la carta di debito o di credito, ma le cose non vanno come dovrebbero, puoi avere il diritto di aprire una contestazione nei confronti della società emittente della carta.

Questa soluzione è ottima perché, come abbiamo visto, non sempre Paypal riesce a dare protezione al 100% agli acquisti con il suo programma di protezione acquisti. Il problema principale è che chi compra deve scegliere se usare Paypal o se usare il circuito di riferimento della carta di credito. Infatti, se non ottiene il rimborso con un metodo non potrà richiederlo con l’altro in un secondo momento. In più, non si può fare una doppia richiesta di rimborso nello stesso momento. Come scegliere?

Il consiglio è di partire sempre e comunque con Paypal. Infatti, se Paypal si dichiarerà contrario al rimborso per via delle sue politiche di policy, si potrà sempre chiedere a chi emette la carta di procedere con un rimborso in un secondo momento. Invece, se Paypal si dichiara a favore, scatta il rimborso senza perdere tempo con l’istituto di credito o con la società emittente della carta. In più, se Paypal nota che c’è prima la richiesta di rimborso da parte del circuito internazionale emittente della carta, chiuderà la sua pratica di ufficio. Puoi anche chiedere il rimborso alla società emittente anche se hai già avviato la pratica con Paypal, ma questa va per le lunghe. In questo caso, Paypal ti rimborserà la differenza se il suo rimborso sarebbe stato di importo superiore a quello ricevuto dall’emittente della carta.

La procedura può essere rifiutata anche se la persona non ha provato prima a contattare il venditore, per capire se si poteva ottenere il rimborso in altro modo. Infatti, se la persona va direttamente alla contestazione, il venditore può dire a Paypal di non essere stato a conoscenza del problema, e che quindi non ha potuto agire in merito per colpa del cliente che non l’ha avvisato. Per questo, è importante informare sempre prima il venditore e, a maggior tutela, fare degli screenshot delle descrizioni dei prodotti prima di chiamare il venditore, chiedere un rimborso o fare reclamo.

Come usare gli strumenti di Paypal da acquirente

Dopo essersi collegati su Paypal, si può selezionare il pagamento per cui si chiede il rimborso. Nella schermata che compare si aprono le voci: Ottieni il rimborso per le spese, oppure Centro risoluzioni. Nel primo caso, si ottiene un rimborso diretto previa approvazione di Paypal. Nel secondo, parte la procedura di reclamo. Nel secondo caso, si può scegliere quale tipo di reclamo inviare e fornire tutte le informazioni utili per una risoluzione da parte di Paypal.

Può essere utile inserire delle foto se il prodotto è arrivato danneggiato o non funzionale come descritto nella scheda tecnica del prodotto. Il rimborso non arriva immediatamente, perché Paypal avrà bisogno di verificare le informazioni e di contattare il venditore per sentire anche l’altra campana. Al termine della procedura – di solito non si superano i 15 giorni lavorativi – la società invia una mail all’acquirente in caso di arrivo del rimborso, se la procedura non è andata a buon fine, oppure se la procedura ha superato una fase di verifica.

Paypal offre una vasta panoramica di strumenti per gli acquirenti e in molti casi la procedura si conclude con un rimborso. Il rimborso viene accreditato direttamente sul metodo di pagamento usato per pagare. Quindi, se la transazione è stata effettuata dalla carta di credito, tornerà alla carta di credito. Per questo, è importante offrire a Paypal tutte le informazioni che servono per ottenere poi il rimborso della transazione.