Rimborsi voucher Alitalia, qualcosa si muove, ma sulle richieste di dicembre scadenza non rispettata

RIMBORSI COVID ALITALIA

Una buona e una cattiva notizia per chi aspetta ancora i rimborsi per i voli Alitalia non goduti a causa dei blocchi per la pandemia da Covid.

 

Una buona e una cattiva notizia per chi aspetta ancora i rimborsi per i voli Alitalia non goduti a causa dei blocchi per la pandemia da Covid. Da una parte chi, aderendo alla richiesta di rimborso che poteva essere compilata entro il 31 gennaio scorso, non ha ancora ricevuti i soldi nonostante le tempistiche promesse fossero precise, dall’altra per il canale aperto ad hoc dal governo apposta per i voucher Alitalia, dopo mesi di lunga attesa qualcosa sembra muoversi.

La cattiva notizia sui rimborsi di dicembre

“Per chi ha inviato le domande lo scorso dicembre tramite l’apposita piattaforma del Ministero del Turismo (aperta per tutte le compagnie fallite durante la prima fase della pandemia, tra cui Alitalia, ndr), la procedura sta andando avanti, ma ci vorrà ancora un po’ di tempo per i rimborsi” spiega Francesca Ferrarese, legale del Movimento Consumatori, che sta assistendo alcuni consumatori che aspettano rimborsi. “In quel caso, il Ministero del Turismo ha comunicato che sta provvedendo a trasferire alla compagnia aerea in amministrazione straordinaria le istanze acquisite a seguito della pubblicazione dell’avviso prot. 2874/21 del 6 dicembre 2021. Solo che in quello stesso avviso si prometteva un rimborso entro la fine di aprile, invece tanti consumatori con cui siamo in contatto ci dicono che non hanno ricevuto nulla”.

E quella buona sulla procedura ancora aperta

Buone notizie, invece, per chi sta aspettando i rimborsi tramite le richieste inoltrate direttamente ad Alitalia per i canali messi a disposizione (form online, pec, etc.), per altro ancora aperti. “Per loro”, spiega Ferrarese, “stanno arrivano le prime comunicazioni di rimborso. L’amministrazione straordinaria ha iniziato a inviare mail in cui chiede ai diretti interessati le coordinate bancarie e la copia dei documenti dei passeggeri coinvolti per inviare il rimborso. Sicuramente è un buon segnale che fa pensare che i soldi arriveranno a breve”.

I motivi dei ritardi

Proprio ad aprile, il Salvagente si era occupato dei ritardi nei rimborsi. “Ci troviamo di fronte a una situazione in parte positiva e in parte negativa – ci aveva spiegato Carmelo Calì, responsabile Trasporti e turismo di Confconsumatori – da un lato è partita la procedura di rimborso dei titoli Alitalia, ma dall’altra il problema è sostanzialmente che i rimborsi vanno molto a rilento, direi che sono quasi fermi. Le ragioni non sono chiare, ma evidentemente c’è una difficoltà da parte dell’amministrazione straordinaria a gestire la procedura”. Abbiamo provato a rivolgerci sia al ministero per lo sviluppo Economico, che ci ha consigliato di parlare direttamente con l’azienda, che con l’amministrazione straordinaria di Alitalia. Dopo quaranta minuti d’attesa, l’operatrice dell’apposito costumer center 800-650055 ci risponde: “Le richieste sono tante e a lavorarci sono poche persone. Consideri che ci sono richieste vecchie di due anni. Tocca aspettare e pazientare”. Il problema principale, probabilmente è che il procedimento, al tribunale di Civitavecchia, è nelle mani di un solo giudice che deve gestire 26mila domande di creditori. E di questi, almeno un terzo sono lavoratori dipendenti che hanno un credito privilegiato

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