Troppi pesticidi nel tè, bocciati anche Lipton e Twinings

GLIFOSATO

Brutte notizie per gli amanti del tè: le bustine da infondere in acqua calda contengono troppo spesso residui di pesticidi tra cui glifosato, thiacloprid, acetamiprid, clorfenapir. In totale, un test di laboratorio condotto in Francia da 60 Millions de Consommateurs su diversi marchi di tè nero e verde ha evidenziato ben 16 molecole tra cui alcune vietate in Europa. Tra i marchi testati tanti nomi famosi come Lipton e Twinings.

Zero pesticidi nei tè biologici

Sono contaminati tutti i tè neri o verdi convenzionali mentre sono risultate pulite tutte le referenze biologiche (tra queste anche il tè verde bio alla menta dolce di Carrefour). Tra l’altro, le analisi francesi hanno rilevato la presenza di sostanze vietate in Europa in otto campioni di tè convenzionale che, per questo motivo vengono penalizzati con la bocciatura. Tra i marchi presenti nel nostro paese ci sono Twinings Original English breakfast, Twinings tè verde alla menta, Lipton tè verde alla menta e Lord Nelson (Lidl) tè verde al gusto di menta. È vero che nessuna di queste sostanze supera il “limite massimo di residui” (quando esiste) ma la presenza di queste molecole non è un buon segnale.

Glifosato nella maggior parte dei tè neri

Le analisi hanno rilevato anche la presenza del glifosato, l’erbicida la cui autorizzazione all’uso è in scadenza: il 30% dei tè è risultato contaminato, soprattutto tè nero: Lipton Yellow Label, Lipton Rich earl grey e Twinings Original. Il glifosato contamina anche il tè verde alla menta Lipton.

Il tè non viene mai lavato

La Camellia sinensis o cespuglio di tè – coltivata principalmente in India e Cina e, in misura minore, in Kenya e Sri Lanka – ha bisogno di un clima caldo e umido per una crescita ottimale. È anche un clima che è veloce per favorire lo sviluppo di funghi e insetti.

Da qui l’uso sistematico di diversi fungicidi e insetticidi nelle colture convenzionali. La ricerca della redditività e dell’efficienza può rafforzare ulteriormente questo utilizzo. Tutti questi motivi spiegano la presenza di residui indesiderati nella bustina di tè pronta per essere infusa, soprattutto perché il tè non viene lavato in nessun momento durante la sua preparazione.

Non conosci il Salvagente? Scarica GRATIS il numero con l'inchiesta sull'olio extravergine cliccando sul pulsante qui in basso e scopri cosa significa avere accesso a un’informazione davvero libera e indipendente

Sì! Voglio scaricare gratis il numero di giugno 2023

E anche insetti, frammenti di plastica, peli di roditori…

Il giudizio di 60 Millions de Consommateurs si basa anche sui frammenti ritrovati nei sacchetti. Insetti, frammenti di plastica o sassi, peli di roditori: l’elenco è piuttosto lungo. Quasi tutte le impurità sono di origine biologica (vegetale e animale), con una maggioranza di insetti interi o frammentati, soprattutto nei riferimenti organici.