Nutri-score, l’ideatore vuole il bollino nero per il vino. E stavolta i francesi si incazzano

VINO NUTRISCORE

E anche stavolta – parafrasando Paolo Conte – i francesi si incazzano. Serge Hercberg, ideatore del Nutri-score, l’etichetta a semaforo francese che porta con se’ tutta una serie di contraddizioni (boccia l’olio extravergine e promuove la Coca-Cola Zero), propone la lettera F nera per le bevande a base di alcol, a cominciare dal vino e dalla birra. Il governo italiano, per bocca del sottosegretario alle Politiche agricole Gian Marco Centinaio, chiama in causa direttamente il presidente Emmanuel Macron (che recentemente aveva esaltato la tradizione enologica d’Oltralpe): “”Vorrei sapere cosa pensa Macron dell’ultima proposta avanzata dagli ideatori del Nutri-Score, che ora suggeriscono di mettere una F nera su tutte le bevande che contengono anche una piccola quantità di alcol. Il presidente francese è d’accordo?“.

La proposta di Hercberg è arrivata via Twitter due giorni fa e ha già sollevato polemiche anche in Francia: l’ideatore del Nutri-score, come riporta Agricolae, parla di ‘lobby italiane’ e ‘fissa’ in alto sul suo profilo Twitter un comunicato del governo francese risalente al 2019 quando ‘allora primo ministro Edouard Philippe aveva annunciato l’introduzione in Francia del sistema di etichettatura da lui ideato. Prima però che il mondo della nutrizione e della scienza dell’alimentazione avessero mosso pesanti critiche al sistema di etichettatura a colori e che gli stessi francesi avessero fatto già un passo indietroadattando l’algoritmo – per evitare che venissero troppo penalizzati i formaggi d’Oltralpe.

In attesa di un pronunciamento ufficiale dell’Eliseo, è la stampa francese a soffiare sul fuoco. Se da un lato si stigmatizza l’atteggiamento italiano di tirare per la giacca il presidente Macron, dall’altro si da conto dello scetticismo dei produttori di vino sempre più in affanno con la concorrenza italiana.

In Italia intanto il mondo della produzione agroalimentare alza il fuoco di sbarramento.

Al peggio non c’è mai fine, una sistema che sempre più fa solo il gioco delle multinazionali del cibo in provetta” così Luigi Scordamaglia, consigliere delegato di Filiera Italia. “Ancora una stoccata contro le eccellenze  del Made in Italy – prosegue il consigliere – la corretta alimentazione va insegnata, è questione di educazione, non basta un sistema di etichettatura ingannevole per aiutare chi ancora (soprattutto in Nord Europa) non distingue fra uso e abuso, fra prodotti di qualità e cibi fatti in laboratorio”.  “L’auspicio – conclude Scordamaglia – è che ora a fronte di questa ulteriore proposta di peggioramento del sistema Nutriscore, la Commissione smetta di difenderlo, escludendolo definitivamente dalla proposta di armonizzazione europea”.

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Senza nominare Macron, il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti ha chiesto “un chiarimento a livello politico dal momento che il logo Nutri-score è gestito dall’Agenzia nazionale della sanità pubblica francese“.