Pfas, il Veneto annuncia analisi su prodotti nei supermercati

PFAS

Dopo la pubblicazione da parte di Greenpeace e Mamme No Pfas dei dati del rilevamento del 2017 sui prodotti dei campi nella zona rossa dell’inquinamento da sostanze perfluoro alchiliche, la Regione Veneto annuncia una nuova campagna di rilevamenti.

Come si svolgeranno

“Un primo monitoraggio – spiega la dottoressa Francesca Russo, direttore della Prevenzione, sicurezza alimentare e veterinaria della Regione del Veneto al Gazzettino – era stato attuato a partire dal 2017 e ha aveva riguardato la popolazione e l’acqua dei pozzi”. Adesso, probabilmente a causa delle polemiche suscitate dalle accuse degli ambientalisti, la giunta di Zaia ha deciso di mettere concretamente in atto gli ulteriori rilevamenti decisi ben due anni fa: uno per controllare la merce alimentare, non necessariamente prodotta in Veneto, in vendita nei supermercati e nei negozi di tutta la regione e un altro per una sorveglianza mirata nelle aree “rossa” e “arancione” contaminate dai Pfas.

Le tempistiche

Questa volta, saranno ricercate anche 12 nuove sostanze inquinanti. A eseguire i e analizzare campionamenti comparteciperanno l’Istituto superiore di sanità, l’Istituto Zooprofilattico, l’Arpav e le Ulss interessate. I tempi li spiega Francesca Russo: “Siamo partiti con l’analizzare le acque di abbeveraggio, poi le uova e, entro l’anno, passeremo ai controlli degli allevamenti animali. Dall’inizio del 2022 toccherà ai supermercati. Per quanto riguarda i vegetali procederemo a seconda della stagionalità”. La dirigente attribuisce i ritardi nella partenza alla pandemia da Covid, ma è difficile non dubitarne visto che dal 15 ottobre 2019 si sarebbe potuto partire.