Se dopo sei anni spunta una fantomatica bolletta Eni non pagata

BOLLETTA ENI WIKIWI

Caro Salvagente, ho ricevuto a luglio 2021 una lettera ordinaria da parte di una società recupero crediti per conto di Eni. Una “messa in mora” a mio nome per una bolletta con scadenza 18/11/2015 (non meglio specificata); io non ero più cliente Eni da giugno 2014 e non ho mai ricevuto né la sopracitata bolletta né altri avvisi relativi al mancato pagamento fino ad oggi. Possibile che mi addebitino qualcosa di cui non ero a conoscenza ben 6 anni dopo?

Samantha Foschia

Cara Samantha, come sempre abbiamo girato la sua più che legittima domanda a Valentina Masciari, responsabile utenze dell’associazione Konsumer Italia che ci aiuta in questi temi. Ecco cosa ci ha risposto.

Prima di pagare qualunque importo, è necessario capire a cosa si riferisce l’addebito. Per prima cosa, dunque, la signora Foschia deve avere copia completa della fattura Eni, così da avere visione degli importi richiesti.

Detto ciò però, la signora scrive di non essere più cliente Eni dal 2014 e di non aver mai ricevuto nessuna ulteriore fattura o sollecito della stessa. Non sappiamo a cosa faccia riferimento questo documento contabile ma potrebbe, verosimilmente, riferirsi ad una fattura di chiusura.

Non conosci il Salvagente? Scarica GRATIS il numero con l'inchiesta sull'olio extravergine cliccando sul pulsante qui in basso e scopri cosa significa avere accesso a un’informazione davvero libera e indipendente

Sì! Voglio scaricare gratis il numero di giugno 2023

Comunque, considerando cha la fattura in questione è stata emessa nel 2015 ma mai recapitata né tantomeno sollecitata, se non adesso per il tramite di un recupero crediti e solo in questo momento si viene a conoscenza della fattura stessa, si potrebbe sollevare l’obiezione della prescrizione ma, solo  per il fatto che l’interruzione della stessa non si è perfezionata nei confronti del destinatario il quale, non ha mai ricevuto né la fattura e nè precedenti solleciti.

La lettrice potrà allora, evidenziare ciò alla società di recupero crediti che a sua volta, dovrà confrontarsi con il fornitore per chiarire la situazione e quindi dimostrare, eventualmente, che la signora si sbaglia e che il fornitore nel corso di questi sei anni ha inviato la fattura, l’ha sollecitata e ha inviato tramite raccomandata una messa in mora.