La truffa di Vmolto: prendi i soldi e scappa

Un Tapis rulant a prezzi imbattibili. Poteva essere semplicemente un ottimo affare, complice il Black Friday, e invece si è rivelata una truffa. Non soltanto per Livio, un nostro lettore che ci ha raccontato la disavventura, ma anche per decine di utenti che sui social e su forum specializzati sfogano la rabbia per essere incappati in una trappola simile.

La storia di Livio

“Il 5 novembre – racconta Livio al Salvagente – mia moglie ha acquistato con la mia carta prepagata un Tapis Rulant della Diadora in un sito sponsorizzato da Google, Vmolto.com. Al momento dell’acquisto non ha pensato a un possibile truffa sia perché il sito era sponsorizzato da Google sia perché le recensioni erano presenti con 5 stelle. Dopo aver immesso i dati della mia carta ed aver effettuato l’ordine, ecco la prima stranezza. Nella mia carta non era stati presi 71,98 € bensì 80,51 e il sito che aveva effettuato l’operazione non aveva, almeno a prima vista, nessun collegamento con Vmolto.com”. Guardando le mail arrivate all’account collegato con l’acquisto, il prezzo dell’attrezzatura tornava ad essere quello originario di 71,98 euro.

Un caso non isolato

E colpito dalla stranezza, Livio cerca Vmolto su google e scopre che molte persone prima di lui avevano effettuato acquisti sul sito ed erano stati truffati. “In molti casi oltre a non essere arrivata la merce, dopo poco le carte usate per l’acquisto erano state copiate illegalmente” spiega il nostro lettore, che aggiunge: “Ho bloccato immediatamente la carta e tramite la community di google ads ho chiesto chiarimenti. Non molto utili”. A questo punto Livio chiama il servizio clienti della sua banca. “Dato l’improbabile ma possibile arrivo comunque della merce mi sono accordato di ritelefonare nuovamente al servizio clienti la settimana successiva. Nel caso ci fosse stato qualche tentativo di acquisto con la carta e la merce non fosse arrivata, l’avrei bloccata definitivamente. La settimana successiva la merce non è ancora arrivata, ma la mia banca mi informa che non è stata tentata nessuna richiesta illegale con la mia carta bloccata” continua Livio – Non mi fido e fisso un appuntamento con la banca per la cessazione definitiva della carta e la sostituzione con una nuova da lì a pochi giorni”.

La carta viene riattivata e… arriva la brutta

Nel frattempo, sfortunatamente, il nostro lettore la riattiva per comprare alcuni regali per i parenti e il giorno successivo trovo sulla carta un addebito di 164,66 € da zalando.it e da 0,10 € da windtre.it di cui non sapeva nulla. “Ho ribloccato subito la carta ed in seguito ho fatto denuncia alla polizia postale e ho aperto la pratica in banca di disconoscimento e di truffa. Tutto dovrebbe risolversi al meglio con il rimborso completo dei 3 importi, ma è possibile che google non riesca a verificare la correttezza degli e-commerce che pubblicizza e delle recensioni?” Chiede il nostro lettore arrabbiato. E in effetti, la domanda è de tutto sensata. Chissà che Google non risponda, prima o poi. Nel frattempo, per sicurezza, meglio non fare acquisti affrettati su siti sospetti.

 

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