Difficile crederci, eppure è vero. Gli oltre tre milioni di abitanti della capitale d’Italia non potranno accedere, pur se in possesso di tutti i requisiti necessari, al bonus messo in campo dal Governo per acquistare un pc o un tablet e attivare una connessione Internet veloce. E l’assurda eccezione non vale solo per Roma, ma per tutti i capoluoghi di provincia di 5 regioni: Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Toscana.
La segnalazione della nostra lettrice
Lo abbiamo scoperto a partire dalla segnalazione di una nostra lettrice, Rossella Di Dio, che ha raccontato al Salvagente: “Sia Tim che WindTre alla mia richiesta di attivare il bonus mi hanno risposto che la zona non era coperta. Ma io abito a Roma, com’è possibile?”. Entrambe le compagnie, sollecitate dal Salvagente hanno confermato l’assenza della Capitale dalla lista dei comuni coperti dal piano e hanno però alzato le spalle sulle responsabilità: a decidere chi sì e chi no, sono le regioni.
Il chiarimento sul sito Infratel
E in effetti, il sito di Infratel (la società pubblica a cui è affidata la gestione del bonus) è scritto: “Nelle sole regioni Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Toscana, e su esplicita richiesta di queste regioni, la misura sarà applicabile solo ad utenze localizzate in alcuni comuni. L’elenco dei comuni è stato reso noto dalle regioni interessate e pubblicato da Infratel al seguente link“. E infatti la capitale non è l’unica città ad essere esclusa, ma insieme a lei mancano nelle liste dei possibili beneficiari i cittadini di tutti i capoluoghi di provincia delle suddette regioni. Dunque, città come Bologna, Genova, Bologna, e Pordenone, sono fuori dal bonus, mentre Milano, Torino, e Napoli sì. La scelta è su base regionale, e sarebbe bene che i governatori interessati spiegassero perché gli abitanti dei loro capoluoghi debbano essere così ingiustamente discriminati.