Meglio un estratto o una centrifuga?

Sono bevande buone e fresche, al bar non mancano mai e fanno bene. Bere un centrifugato o un estratto è certamente una abitudine che ha preso piede in Italia relativamente di recente. E oramai è dilagata anche in casa dove gli elettrodomestici, anche a prezzi relativamente bassi, permettono di conservarla. Restano le domande di fondo: è come mangiare frutta e verdura intere? E tra estratto e centrifuga quale dei due ha più vitamine?

È quanto abbiamo deciso di stabilire analizzando nei laboratori del Gruppo Maurizi – specializzato in sicurezza alimentare – sei campioni di centrifugati ed estratti per valutarne le differenze nutrizionali. Le bevande scelte contengono frutta e verdura varie, di tre tipologie che abbiamo individuato. I risultati li potete leggere sul numero di novembre del Salvagente, in edicola e in vendita nel nostro negozio digitale.

LA VIDEOINTERVISTA ALLA DOTTORESSA DANIELA MAURIZI SULLE PROVE CONDOTTE SU CENTRIFUGHE ED ESTRATTI

Queste tipologie di bevande differiscono per modalità di preparazione e valori nutrizionali:

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Centrifugati: sono prodotti con la centrifuga che è dotata di lame a motore, che scalda i vegetali, riducendone il contenuto enzimatico e scartandone una grande quantità con conseguente abbassamento dell’apporto nutrizionale del succo.

Estratti: sono ottenuti con l’estrattore, un apparecchio che gira più lentamente e non scalda il vegetale, “spremendolo” fino a lasciare pochi residui. Il profilo nutrizionale è superiore.

Quanto fanno bene?

La spremitura di frutta e verdura provoca la perdita delle fibre perché, con estrattori e centrifughe, la polpa degli ingredienti viene separata quasi completamente: questa operazione riduce di molto il contenuto di fibra, che è quindi quasi assente. Oltre alle fibre, nel processo di preparazione vengono persi anche alcuni polifenoli ed antiossidanti che si trovano nella polpa degli agrumi e nella buccia di frutta e verdura perché non possono essere estratti efficacemente con gli apparecchi che utilizziamo per queste bibite. Queste bevande possono semmai aiutarci a recuperare se nel corso della giornata, per la nostra vita frenetica, non abbiamo bevuto acqua e mangiato frutta o verdura. Non ci sono però studi scientifici che dimostrino i vantaggi del consumo di centrifugati ed estratti rispetto alla frutta ed alla verdura intera.

Le analisi del Salvagente

Le analisi che trovate nel Salvagente dimostrano che quasi sempre gli estratti contengono più vitamine rispetto ai centrifugati, ma ci sono anche casi in cui le centrifughe riescono ad assicurare un ottimo contenuto di vitamine che, è bene ricordarlo – va salvaguardato bevendo subito la bevanda. La vitamina C, in particolare, si ossida e viene persa in poco tempo: quindi meglio consumare subito il nostro estratto.

E gli antiossidanti?

E sul fronte antiossidanti? Spiega la nutrizionista Renata Alleva che sono sicuramente utili alleati della salute, quando vengono assunti attraverso gli alimenti e non superano la quantità giornaliera, perché in questo modo contribuiscono ad un buono stato di salute e prevengono non solo l’invecchiamento cellulare, ma anche molte patologie, incluso il cancro, grazie alla potente azione antinfiammatoria di alcuni. Tuttavia, alcuni tipi di antiossidanti (come è il caso del b-carotene e della vitamina E) se assunti in quantità elevate, possono avere effetti opposti e aumentare il rischio di alcune patologie, come hanno dimostrato molti studi scientifici.

È importante sapere che per il nostro corpo non è uguale ricevere le sostanze nutritive di frutta o verdura da un alimento integro o da un suo estratto, perché l’azione salutare di un alimento è legata alle migliaia di composti attivi presenti in esso che lavorano in sinergia e separarli non è sempre un bene.

I consigli per chi ama centrifuga e estratto

La dottoressa Alleva fornisce anche qualche istruzione per l’uso e qualche consiglio: un estratto o una centrifuga ogni tanto può essere consumato senza problema, ma per abbassare l’indice glicemico è meglio mescolare frutta poco matura (con meno zuccheri) con verdura tipo (cetriolo, sedano, finocchio) e mangiarci insieme una manciata di mandorle o nocciole o noci. Gli estratti non sono però consigliati per chi ha problemi di peso, di glicemia alta o di diabete o chi è soggetto a chemioterapia, in quanto in questo ultimo caso l’eccesso di antiossidanti potrebbe rendere in parte inefficace il trattamento. Sono invece consigliati soprattutto per chi avendo problemi di infiammazioni intestinali momentanee (diverticoliti) o croniche (morbo di Crohn) deve escludere in fase di infiammazione acuta le fibre di frutta e verdura per un po’, senza rinunciare ai benefici delle altre sostanze contenute, per chi in estate soffre di forte sudorazione e perde molti sali minerali,  da alternare con l’acqua che è sempre la bevanda da preferire e sempre mettendo più verdure che frutta, per evitare di assumere troppo fruttosio.

E al palato…

Sia gli estrattori che le centrifughe producono lo stesso succo ricco in sali minerali quindi ottimo in estate per reintegrarli dopo essere stati al sole o dopo l’attività sportiva, spiega il professor Alberto Ritieni in una delle sue rubriche Miti Alimentari, interamente dedicata a questi due metodi. E aggiunge che dal punto di vista sensoriale l’estratto è più ricco in polpa rispetto a quello ottenuto dalla centrifuga, e questo rende più corposi questi succhi che sono più omogenei nella loro apparenza. Ambedue usano dei filtri e nell’estrattore è bene scegliere il materiale migliore ed è bene comunque averne uno a maglie strette per la frutta ed uno a maglie più larghe per estrarre alcuni ortaggi come i pomodori.

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