Trenord vieta le bici sui treni. Trenitalia invece le accetta sui regionali

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Trenord, l’operatore ferroviario controllato da Regione Lombardia, vieta il trasporto sui treni delle biciclette tradizionali mentre Trenitalia ha deciso di rimuovere le limitazioni all’accesso delle “due pedali” nei convogli regionali e misure analoghe sono in arrivo sui mezzi pubblici a Milano e a Roma dove la sindaca Virginia Raggi ha annunciato che “chi vuole potrà portare il proprio mezzo a bordo di metro, bus e tram in qualsiasi orario”, gratuitamente.

Insomma se da una parte la bicicletta sembra il mezzo di trasporto più adatto per affrontare il ritorno alla normalità dopo il lockdown provocato dal coronavirus, con il governo che ha addirittura stanziato 120 milioni per il bonus bici e il ministero dell’Ambiente ha addirittura incremetato di 70 milioni la dote, non si capisce davvero la mossa dell’operatore lombardo.

In realtà manca una comunicazione ufficiale ma luna  circolare interna di Trenord diffusa nei siti specializzati come BikeItalia.it chiarisce che dal 3 giugno vige il divieto sui convogli.  “Il motivo del provvedimento – spiega BikeItalia – sarebbero la sicurezza e il distanziamento fisico richiesto dal Covid, ma qualcosa non torna: mentre la capacità di trasporto nei convogli di Trenord è ridotta al 50%, lo spazio guadagnato sui treni potrebbe essere destinato al trasporto di biciclette che garantirebbero ulteriormente il distanziamento fisico, ma il management di Piazza Cadorna decide di andare controcorrente. E anche sul tema sicurezza, al momento non si registrano incidenti a bordo dei treni di persone rimaste offese o ferite dalle biciclette trasportate sui convogli. Restano ancora ammesse le biciclette pieghevoli e i monopattini, ma non le biciclette tradizionali, con buona pace dei cicloescursionisti del fine settimana e, soprattutto, dei rider che ogni giorno si riversano a centinaia sulla città di Milano per consegnare cibo a domicilio”.