Asili nido, i rimborsi per marzo valgono anche per i privati (ma solo se accreditati)

Con aprile si entra nel secondo mese in cui gli asili nido di tutta Italia sono rimasti chiusi. Dallo scorso 5 marzo, infatti, così come le scuole di tutti gli ordini, anche gli spazi dove i genitori lavoratori portano i figli al di sotto dei 3 anni di età, hanno dovuto chiudere i battenti. Il governo ha garantito il pagamento del bonus nidi, ma sono rimasti dei dubbi su chi ha accesso ai rimborsi per il mese pagato comunque: gli asili privati rientrano tra i garantiti? E gli spazi baby, le ludoteche, gli spazi pre-scolastici?

Come capire se lo spazio è accreditato

Abbiamo posto queste domande a Maria Sciarrino, Direttore della Direzione centrale Inclusione sociale e Invalidità civile di Inps, che ha chiarito ogni nostro dubbio, a partire dalla circolare dell’Inps del 1° aprile. “Gli asilo nido interessati sono le strutture pubbliche e private accreditate”. Tocca ai comuni accreditare la struttura, dopo un iter ad hoc, che prevede la visita dell’Asl per verificare l’adeguatezza dello spazio. E gli spazi che hanno chiesto l’accreditamento devono aspettare la fine dell’iter: “Non appena viene accreditata, la persona potrà sul sito dell’Inps richiedere il bonus asilo nido” spiega Sciarrino, che però chiarisce: “Rimangono fuori tutti gli spazi baby, ludoteche, e le altre strutture simili”. Per capire se lo spazio che frequenta il proprio bambino è accreditato basta cercare la pagina apposita all’interno del comune di appartenenza, che è tenuto a rendere pubblica lista degli spazi pubblici e privati riconosciuti.

Per chi vale il bonus

La dirigente Inps aggiunge alcuni chiarimenti: “La circolare del 1 aprile, dunque, non introduce novità rispetto al normale iter per chiedere il bonus asilo nido. Abbiamo voluto precisare, perché sono pervenute tutta una serie di domande. Il bonus per la retta di marzo spetta anche in caso ci si trovi davanti a un contratto che impegna la famiglia a pagare le retta a prescindere dalla frequenza. Mettiamo il contratto che dice “mi paghi tot ogni tre mesi a prescindere dalla frequenza”. Si manda la documentazione in allegato, noi pagheremo” spiega Sciarrino. “Il bonus vale per le stesse categorie che ne hanno diritto e con gli stessi requisiti, con le stesse fasce di Isee. Non c’è una procedura straordinaria. Quelle riguardano solo il bonus baby-sitting”, conclude la dirigente Inps che però chiarisce che rispetto agli asili, “ancora non abbiamo iniziato a pagare per il bonus 2020”.

A questo link la circolare dell’Inps del 1° aprile che fornisce ulteriori dettagli su come inoltrare la domanda.

Intanto, un emendamento Pd al Cura Italia, a prima firma Iori-Verducci, si chiede il rimborso delle rette per chi gestisce, nel pubblico e nel privato, asili nido e scuole materne: “Un contributo forfettario mensile pari a euro 120 per ogni bambino con età da zero a tre anni e pari a euro 45 per ogni bambino di età superiore”.

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