Ancora una multa per i tre maggiori operatori di telefonia mobile in Italia, Tim, Wind Tre e Vodafone da parte dell’Autorità garante per le comunicazioni: oltre due milioni di euro per costi attivati all’insaputa del cliente. Spiega la stessa Agcom: “Se l’utente di un contratto prepagato esaurisce il proprio credito e non effettua una ricarica utile al rinnovo dell’offerta, gli operatori non bloccano più il traffico in uscita ma lo rendono disponibile pure in assenza di una volontà espressa dall’utente medesimo, addebitando un costo aggiuntivo ai clienti che, anche inconsapevolmente o involontariamente, fruiscono dei servizi voce, Sms e dati. Il costo del traffico erogato viene poi detratto dalla successiva ricarica”. La modifica contrattuale attuata dai tre operatori è stata vagliata dall’Agcom, che l’ha trovata in contrasto con la normativa di settore, e ha comminato 696mila euro di sanziona l’uno.
Le motivazioni
Per l’Autorità non è bastato la difesa secondo cui “non è necessaria l’accettazione da parte degli utenti essendo sufficiente la garanzia di un diritto di recesso dal contratto senza costi”. Come verificato dall’Autorità nel corso di un’approfondita istruttoria avviata lo scorso mese di luglio, gli operatori non si sono limitati, infatti, a modificare le originarie condizioni del contratto prepagato sottoscritto, ma vi hanno inserito una novità vera e proprio che doveva essere accettato dagli utenti.
La delibera violata
La condotta menzionata è risultata inoltre in contrasto con quanto previsto dalla delibera n. 326/10/CONS, che obbliga gli operatori a far cessare immediatamente la connessione dati nel caso in cui il credito disponibile sia completamente esaurito e a riattivarla soltanto dopo aver ricevuto un’espressa manifestazione di volontà da parte dei clienti.
Anche il Consiglio di Stato lo aveva detto
L’Autorità ha inoltre accertato la violazione da parte dei tre operatori degli obblighi in materia di trasparenza delle informative rese in occasione di alcune variazioni delle condizioni economiche di offerte di rete mobile. Nel caso di Wind Tre, è stata sanzionata anche l’introduzione di un costo associato alla navigazione internet illimitata a 128Kb in caso si esauriscano i giga inclusi nell’offerta sottoscritta. Del resto, lo stesso Consiglio di Stato con una sentenza del 2019, aveva chiarito: “Le modifiche unilaterali possono riguardare soltanto la variazione di condizioni già contemplate nel contratto”.