Tampon tax, metà dei paesi Ue applica agli assorbenti l’Iva come gli alcolici

Quasi la metà dei 28 stati membri dell’Ue continua ad applicare agli assorbenti, interni ed esterni, la stessa Iva di gioielli, vino, birra e sigarette. In 10 di questi Paesi l’Iva supera il 20 per cento: in Ungheria la tassa è del 27 per cento, in Croazia, Svizzera e Danimarca del 25. Civio, un’organizzazione senza fini di lucro spagnola, ha messo a confronto le normative fiscali adottate dalle varie nazioni e ha messo in luce che la famigerata Tampon Tax è più salata delle tasse applicate agli alberghi di molti di questi Paesi. (continua dopo l’infografica)

Il nostro paese si colloca tra i primi 6 dove l’Iva è più alta, 22%. Gli stati membri dell’Ue sono governati da una direttiva che consente una riduzione dell’Iva sugli assorbenti fino al 5 per cento. La maggior parte dei Paesi negli ultimi anni ha deciso quindi di abbassare l’Iva, anche se in linea con la percentuale minima nell’Ue. Spagna, Grecia e Austria rientrano tra questi con una tassa del 10 per cento o superiore. Fanno parte di questo elenco ristretto anche la Francia con il 5,5 per cento, il Regno Unito con il 5 per cento e l’Irlanda con lo 0 per cento. Quest’ultimo Paese costituisce un’eccezione: la tassa irlandese sugli assorbenti infatti è stata decisa prima dell’entrata in vigore della legge paneuropea per la riduzione e l’esenzione dell’Iva e di conseguenza il tasso minimo del 5 per cento lì non è applicabile.