Da domani i commercianti non saranno più tenuti a consegnare lo scontrino cartaceo che attesta l’acquisto appena concluso. Entra in vigore, infatti, lo scontrino fiscale elettronico, un’arma in più per la lotta contro l’evasione. L’introduzione sarà graduale: riguarderà dapprima gli esercenti (circa 200mila) con un volume d’affari superiore ai 400mila euro l’anno e poi, dall’inizio del 2020, tutti gli altri (circa 2 milioni di attività), anche i più piccoli. Il decreto crescita approvato lo scorso 27 giugno ha pprovato una moratoria di sei mesi delle sanzioni.
Il consumatore finale, al momento del pagamento, riceverà un documento cartaceo e digitale, si potrà avere anche via mail. Lo scontrino, come quello vecchio, potrà essere utilizzato per le garanzie sui prodotti acquistati e per le detrazioni.
Con il nuovo scontrino digitale, viene dato il via a un collegamento diretto con l’Agenzia delle Entrate dove verranno direttamente trasferiti i dati relativi alla transazione. Tra i benefici ci sono ovviamente i controlli tempestivi e anche la possibilità di avviare analisi del rischio evasione, ma anche la diffusione dei pagamenti elettronici e la possibilità di favorire la digitalizzazione del paese, creando nuovi servizi.
Sono previste norme ad hoc per i farmacisti (che già inviano i dati con la tessera sanitaria per aiutare la dichiarazione precompilata) e un ausilio da parte dell’Agenzia delle Entrate per favorire il passaggio con procedure web gratuite anche su tablet o smartphone. Non saranno invece obbligati allo scontrino elettronico tabaccai, giornalai, venditori di prodotti agricoli e di servizio di telecomunicazione, oltre che le aziende di trasporto pubblico che hanno il titolo di viaggio (coincidente con lo scontrino).
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