Cambiano i controlli dell’Europa sui cibi importati

CONTROLLI DOGANA

Più attenzione ai pesticidi su alcuni alimenti, meno all’ossido di etilene. L’annuncio dalla Commissione Europea, che ha spiegato la revisione semestrale dei controlli legata alle ultime segnalazioni nel campo della sicurezza alimentare.

Uno sguardo attento a queste novità rivela un approccio differenziato nei confronti di sostanze quali l’ossido di etilene protagonista di un lungo allarme a cavallo del 2021/2022. Mentre i controlli su specifici prodotti, come i semi di sesamo dall’India, sono stati intensificati al 30% delle spedizioni a causa di problemi legati alla Salmonella, altri, come gli instant noodles dalla Corea del Sud, hanno sperimentato un rilassamento, passando dal 20% al 10%. Tale attenuazione è il risultato di un sostanziale miglioramento nella conformità, rilevato attraverso le segnalazioni degli Stati membri.

Ulteriori riflessi di queste modifiche sono riscontrabili negli aggiornamenti riguardanti gli integratori alimentari contenenti piante dalla Corea del Sud e i peperoni dall’Uganda, che, in seguito all’ossido di etilene, ora beneficiaranno di un maggiore grado di flessibilità. Allo stesso tempo, i controlli sull’estratto di vaniglia dagli Stati Uniti rimangono stabili al 20%, mentre le arachidi (groundnuts) provenienti dagli Stati Uniti saranno soggette a controlli periodici con una frequenza del 20% per le aflatossine.

Più controlli per i pesticidi

La trasformazione più sostanziale si manifesta nei controlli dei residui di pesticidi, con un incremento dei controlli su fagioli dal Bangladesh, fagioli yard-long dall’India e dallo Sri Lanka, granadilla e frutto della passione dalla Thailandia, durian dal Vietnam, foglie di vite dall’Egitto e riso dal Pakistan.

L’attenzione della Commissione Europea si estende anche alle norme di importazione sviluppate in seguito all’incidente nucleare di Chernobyl nel 1986. Le nuove disposizioni, dettagliate e complesse, si applicano a prodotti contenenti o derivati da funghi selvatici e frutti selvatici, stabilendo limiti massimi consentiti di contaminazione radioattiva. Questa precauzione mira a proteggere i consumatori europei da eventuali rischi associati a questo incidente storico.