Caro Salvagente, il mio contatore dell’elettricità , come ha confermato anche l’operatore Acea che ha tentato inutilmente di leggerlo, è rotto e non è possibile neanche estrarre i dati elettronicamente. L’operatore mi ha consigliato di aprire la pratica della sostituzione per velocizzare il tutto. Così ho fatto, tranne sentirmi rispondere che per la sostituzione ci vogliono 90 giorni! È mai possibile? Ho diritto a un rimborso?
Massimiliano Vessi
Caro Masssimiliano, quello dei guasti ai contatori è un problema per molti cittadini romani, almeno a giudicare dalle segnalazioni che riceviamo. E i 90 giorni che le indicano per la sostituzione, dalla nostra esperienza, sono perfino ottimistici.
Abbiamo chiesto una risposta alla responsabile delle utenze di Konsumer Italia, Valentina Masciari. Ecco cosa ci ha risposto.
La regola è che il distributore, una volta ricevuta la richiesta di sostituzione, entro 15 giorni deve effettuare la verifica e quindi entro 15 giorni dall’esito della verifica, procedere con la sostituzione. Concretamente i tempi si dilatano in modo esponenziale, giustificandosi con il fatto che non riescono a gestire la mole di lavoro che hanno. Il signor Vessi, potrebbe soltanto richiedere un rimborso, che varia in base al tempo impiegato per il controllo.
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Se per colpa del distributore, questo controllo non viene effettuato si ha diritto ad un indennizzo quantificato in 35 euro se avviene entro 30 giorni, in 70 euro se avviene entro 45 giorni e in 105 se viene oltre i 45 giorni.
Il nostro lettore può solo continuare a sollecitare l’intervento di sostituzione, magari inviando anche una pec al distributore per dare più forza alla sua richiesta.