Non solo nei gelati. Le noci di macadamia stanno diventando uno dei superfood del momento nonostante il prezzo (circa 50 euro il chilo). C’è chi le consuma tal quali, chi ne usa l’olio e chi le considera molto utili nella cosmesi naturale. Ce ne occupiamo nei nostri Miti Alimentari
Ho provato da poco le noci di macadamia, ma mi sembra di capire che si tratta di semi oleosi particolari…
VERO L’albero di macadamia è oramai coltivato in numerose parti del pianeta anche se come genere proviene dall’Australia e comprende solo quattro specie imparentate con il fiore simbolo del Sud Africa ovvero la Protea. Le noci di macadamia sono dei semi oleosi con un valore calorico incredibilmente elevato tanto da paragonarsi al burro e pari a circa 735 calorie grazie ai 75 grammi di parte grassa presente di cui ben 12 grammi sono dovuti ai grassi saturi. Al contrario contengono pochi zuccheri ma ben 8 grammi di fibre. Sono semi particolari ancora più ricchi di grassi rispetto alle comuni mandorle o alle noci e fra i grassi presenti la fanno da padrone i grassi monoinsaturi. Il grasso più interessante è il palmitoleico ovvero un omega-7 che in parte riproduce gli effetti positivi dell’acido oleico tipico dell’olio extravergine d’oliva. Le noci di macadamia sono però anche ricche di magnesio (120 mg) e potassio (360 mg), nonché di Tiamina (vitamina B1) e di Niacina (vitamina PP). Bisogna ricordare che essendo dei vegetali sono privi di colesterolo, non contengono glutine e sono molto apprezzate sia dai crudisti che dai vegani. Il loro tallone di Achille è il contenuto calorico che permette di mangiarne al massimo una decina di grammi al giorno e suggerisce di evitarne il consumo eccessivo da parte di chi è già in sovrappeso.
Penso di usare dell’olio di macadamia al posto dell’olio extravergine di oliva, credo sia più salutistico e protettivo….
FALSO Uno dei pilastri sui cui si basa la dieta mediterranea è l’uso dell’olio extravergine d’oliva, ma indirettamente ciò significa favorire l’utilizzo di prodotti tipici dell’area mediterranea. Le noci di macadania furono scoperte dal dott. Muller, che le chiamò così in onore del chimico amico John Macadam, nella lontana Australia che di certo non è area mediterranea. Dal punto di vista nutrizionale e salutistico non è particolarmente conveniente la sostituzione dell’olio extravergine d’oliva con dell’olio di macadamia perchè i vantaggi che porta non compensano i livelli di polifenoli, di vitamine etc. del resto stiamo paragonando un olio da frutto, con uno ottenuto da semi per quanto oleosi. Per il contenuto di antiossidanti, di molecole salutistiche probabilmente l’extravergine vince “facile” e ci dona polifenoli, vitamina E etc. ovvero tutti prodotti utili a contrastare i radicali liberi. A vantaggio delle noci di macadamia va ricordato che pur essendo semi ipercalorici, non innalzano la glicemia e i grassi che contengono sono utili per il sistema cardiocircolatorio in generale quasi come nel caso del consumo di olio di oliva.
Mi hanno detto che hanno un potere cosmetico
VERO Le noci di macadamia contengono acido palmitoleico, molto raro nel mondo vegetale, che invece trova un uso molto più interessante nel settore cosmetico perché alla base di creme grasse che reidratano e leniscono la nostra pelle.
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Non hanno grossi effetti collaterali per cui posso usarle senza problemi…
VERO/FALSO Il loro contenuto in calorie le rende molto più che “appetibili” per la nostra atavica necessità di introdurre calorie, ma un loro abuso ci donerebbe anche un aumento del nostro peso corporeo con delle conseguenze sul medio-lungo termine da non sottovalutare e notevoli sacrifici per perdere poi i chili in più. Una criticità invece da considerare è per chi ammalato di diverticolosi, specie se ha la propensione a trasformarsi in diverticolite: per queste persone è opportuno non mangiarne troppe e masticarle a lungo per non inghiottire pezzi troppo grandi. Le noci di macadamia, come tutta la frutta secca sono ricche di fibre e possono dare per alcuni consumatori fenomeni di diarrea oppure se sono metabolizzate dal microbiota del tratto intestinale iniziano a fermentare con fastidiosi gorgoglii e gonfiori. Questi processi fermentativi danno in genere solo meteorismo e dolori intestinali, ma sono comunque dei fastidi da considerare. In chi è sensibile alle allergie, sulla falsariga degli altri tipi di frutta secca, provocano la sintesi di istamina che dà vita a prurito, orticaria e gonfiore fino a osservare fenomeni di tachicardia.
Un amico mi ha spiegato di non farle mai assaggiare al cane…
VERO Per i nostri amici cani ingerire le noci di macadamia può dare dei gravi problemi di tossicità che la maggior parte delle volte evolve benevolmente in pochi giorni, ma nel caso di cani di piccola taglia o di grandi quantità di macadamia ingeriti i sintomi come tremori, oppure difficoltà di deambulare possono essere seri. Naturalmente il rischio proviene da noci di macadamia utilizzati come ingredienti di dolci che possono diventare “preda” di animali amanti dei dolciumi.