Mondelez, Nestle, PepsiCo, Coca-Cola e Unilever hanno fatto marcia indietro e sospeso il sistema di etichettatura a tre colori che avevano lanciato lo scorso anno per la “mancanza di una definizione armonizzata a livello europeo delle porzioni”, hanno affermato in una dichiarazione congiunta. A marzo 2017, le sei sorelle del Big Food Coca-Cola, Mars, Mondelez, Nestlé, PepsiCo e Unilever avevano annunciato l’intenzione di voler adottare il modello dell’etichetta a semaforo sullo stile inglese, molto criticato in Europa, ma i tre colori, rosso, giallo e verde saranno attribuiti a grassi, zuccheri, sale non riferiti a 100 grammi o ml di prodotto come avviene oggi in tutta Europa nella tabella nutrizionale bensì in base a quelli presenti per porzione. L’anno dopo, Mars si era dissociata e adesso tutte le altre hanno deciso di abbandonare il progetto.
A dir il vero, già dal suo annuncio, il progetto delle multinazionali non aveva trovato il consenso di nutrizionisti e associazioni dei consumatori perché un bollino sulle porzioni impediva un confronto serio e ragionato tra i vari prodotti. Una conclusione cui sono giunte, seppur in ritardo e in tempi diversi, tutte e 6 le multinazionali del cibo.
Dopo aver sospeso l’introduzione del semaforo nutrizionale, le aziende che lo hanno promosso chiedono alla Commissione europea e agli Stati membri di adottare le misure necessarie per l’armonizzazione dell’etichettatura dei prodotti alimentari e per le taglie più piccole basate sul consumo reale.