Cancellazione gratuita, ingannevole lo spot di Booking

La cancellazione della prenotazione che promette Booking.com è tutt’altro che gratuita. L’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria ha disposto il blocco del messaggio pubblicitario in quanto “induce in errore il pubblico in merito alla vantata gratuità della possibilità di cancellare la propria prenotazione”. Uno spot pressoché identico era stato censurato ad inizio gennaio dall’Advertising Standard Authority, l’Autorità di vigilanza britannica

A spiegare la ragione del blocco è il presidente di Federalberghi Alessandro Nucara: “Basta consultare un qualsiasi portale per accorgersi che la prenotazione non cancellabile costa meno della prenotazione cancellabile. Quindi, la libertà di cancellare ha un prezzo e non può essere qualificata come gratuita”.

Nucara aggiunge che “questa differenza di prezzo è normale: serve a compensare, sia pur in minima parte, gli oneri che l’impresa sostiene per la gestione delle disdette e il danno che si genera nel caso in cui la camera rilasciata all’ultimo momento rimanga invenduta. Ma le condizioni devono essere trasparenti. Se affermi che la cancellazione è gratuita stai raccontando una frottola. Lascia senza parole la circostanza che, due mesi dopo la decisione inglese, lo spot continuasse a circolare in Italia, che evidentemente viene trattata come colonia dell’impero”.

Ci auguriamo – conclude Nucara – che l’Autorità prosegua l’opera di bonifica e disponga il blocco anche per la campagna pubblicitaria avviata da Ryanair Rooms in questi giorni sui quotidiani, così come per l’analogo messaggio che continua ad apparire sul sito mobile di Booking.