Agli italiani piace il bio (anche al supermercato)

Cresce sempre di più la fiducia degli italiani nei confronti dei prodotti biologici e non soltanto nei negozi specializzati. A segnare percentuali di aumento di vendite a due cifre anche la grande distribuzione (supermercati e ipermercati) che dal 2011 fa registrare incrementi dal 10 al 19%.

E il 2017 non fa eccezione, come si legge in una nota di AssoBio l’associazione nazionale delle imprese di trasformazione e distribuzione dei prodotti biologici, dato che si è chiuso più che positivamente facendo registrare un + 16% rispetto al 2016, a fronte di un + 4,1% del settore alimentare in generale.

Attraverso la grande distribuzione, nel 2017 gli italiani hanno acquistato 1 miliardo e 380 milioni di prodotti biologici, 166 milioni di euro in più del 2016, con un contributo del biologico alla crescita dei consumi alimentari del 12%.

I 5 prodotti bio cresciuti di più? Le uova di gallina sono al primo posto, seguite da olio extravergine di oliva; confetture spalmabili a base di frutta; verdura e frutta secca senza guscio.

“Sono oltre 20 milioni le famiglie italiane che consumano prodotti bio, un milione in più solo nell’ultimo anno – commenta il presidente di AssoBio Roberto Zanoni – sempre più consapevoli che mangiare bio vuol dire mangiare sano e sicuro: l’esclusione degli Ogm e dei pesticidi dall’intero ciclo produttivo, la drastica riduzione degli additivi, la riscoperta dei sapori autentici, un sistema di controllo che certifica la conformità a norme europee sono gli elementi cardine che spingono i consumatori ad acquistare bio”.

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“Ma contano anche – continua Zanoni – la qualità complessiva, indicata come motivo d’acquisto dal 34% di chi mette prodotti bio nella borsa della spesa, e il rispetto dell’ambiente, fondamentale per il 29% di chi li sceglie. Il forte aumento del consumo di prodotti biologici favorisce economie di scala: nell’ultimo anno il prezzo dei prodotti biologici è diminuito di oltre il 6%, riducendo il differenziale nei confronti dell’offerta standard, rendendo la scelta bio sempre più accessibile, in una spirale virtuosa”.