Imballaggi, dal Parlamento Ue Ok alla direttiva che salva i monouso italiani

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Il Parlamento europeo ha approvato il Regolamento europeo imballaggi e rifiuti da imballaggio (Ppwr). Rimangono fuori le buste per l’insalata e i monouso per i locali con poca plastica, come chiesto dai produttori italiani

Il Parlamento europeo ha approvato il Regolamento europeo imballaggi e rifiuti da imballaggio (Ppwr). Rimangono fuori le buste per l’insalata e i monouso per i locali con poca plastica, come chiesto dai produttori italiani.

Gli obbiettivi

Ora dovrà essere approvato formalmente anche dal Consiglio dei Ministri, prima di poter entrare in vigore in tutti gli Stati membri dell’Unione Europea. L’accordo fissa obiettivi di riduzione degli imballaggi (5% entro il 2030 rispetto al 2018, 10% entro il 2035 e 15% entro il 2040) e impone ai paesi dell’Ue di ridurre, in particolare, la quantità di rifiuti di imballaggio in plastica.

L’incentivo al riuso degli imballaggi

C’è anche un obiettivo specifico per gli imballaggi riutilizzabili per le bevande alcoliche e analcoliche (eccetto latte, vino, vino aromatizzato, liquori) entro il 2030. Gli Stati membri possono concedere una deroga di cinque anni a tali requisiti a determinate condizioni. I distributori finali di bevande e cibi da asporto nel settore dei servizi di ristorazione sarebbero obbligati a offrire ai consumatori la possibilità di portare il proprio contenitore. Dovrebbero inoltre impegnarsi a offrire il 10% dei prodotti in un formato di imballaggio riutilizzabile entro il 2030.

Il deposito cauzionale

Il testo introduce l’obbligo di sistemi di deposito cauzionale, a meno che con altre soluzioni, gli Stati membri non siano in grado di garantire entro il 2029 un tasso di raccolta differenziata del 90% per i contenitori per bevande monouso in plastica e metallo (fino a tre litri). Un obbiettivo, questo, alla portata dell’Italia.

Buste per l’insalata e monouso con poca plastica: i compromessi che aiutano i produttori italiani

Il Parlamento e il Consiglio Ue avevano raggiunto un accordo sulle nuove norme per ridurre, riutilizzare e riciclare gli imballaggi, lo scorso marzo, e il testo approvato conferma quella intesa. Stop dal 2030 ai prodotti monouso per l’igiene e la cosmetica negli hotel, mentre vengono esclusi dal divieto, come chiesto dai produttori italiani, le buste dell’insalata e  gli imballaggi di carta monouso nei locali con una componente in plastica inferiore al 5% del peso totale. I divieti non riguardano gli imballaggi compostabili (in cui la filiera produttiva italiana è molto forte) se raccolti e smaltiti, come avviene in Italia, così come per gli imballaggi compositi, in plastica e carta, per esempio. Quando il divieto mette a rischio la deperibilità del prodotto, poi, l’imballaggio può essere mantenuto.

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