Giocattoli introvabili on line? C’è lo zampino dei cybercriminali

Fino ad oggi siamo stati abituati a gareggiare contro la velocità dei bot, i programmi robotici che simulano il comportamento umano sul web, per acquistare i biglietti dei concerti degli artisti più famosi. Con l’avvicinarsi del Natale, la sfida è approdata sul terreno dei giocattoli. L’allarme arriva dagli Stati Uniti dove il New York Times ha denunciato proprio in questi giorni l’acquisto anomalo di grandi quantitativi di giocattoli. Risultato? Sui siti di e-commerce ufficiali (quelli dei marchi di giocattoli per intenderci), i giochi più richiesti sono esauriti salvo poi essere messi in vendita su altro canale a prezzo, manco a dirlo, maggiorato.

I robot intercettano anche articoli ancora non in vendita

La tecnica è ben collaudata. I bot lavorano connettendosi continuamente ai siti di vendita, alla ricerca di eventuali saldi o di articoli segnalati come ‘in esaurimento’. Attraverso alcuni tipi di analisi dei siti è possibile anche per queste intelligenze artificiali scovare al loro interno articoli ancora non in vendita al pubblico, acquistandoli prima ancora che vadano on line. Una volta individuato l’articolo di interesse ovviamente il pagamento avviene a velocità molto maggiori di quelle possibili per un essere umano, e può essere fatto su carte di credito multiple per evitare eventuali limitazioni al numero di transazioni. I giocattoli vengono poi rivenduti a prezzo maggiorato su eBay o Amazon.

I Fingerlings tra le vittime preferite

Tra le ‘vittime’ del meccanismo ci sono i Fingerlings, animaletti che si arrotolano intorno a un dito molto amati dai bambini oltreoceano, che costerebbero 15 dollari l’uno ma che sono introvabili sui canali ufficiali, mentre negli altri sono venduti a 50 dollari e persino, in un caso, a 5mila. “Questo comportamento fa crollare l’intero sistema – spiega Omri Iluz, capo dell’azienda di cybersecurity PerimeterX -. I bot in realtà fanno acquisti legali, ma ovviamente non sono dei clienti fidati”.

Le principali piattaforme di vendita hanno dichiarato che stanno monitorando le vendite cercando di individuare e stanare quelle fatte da intelligenze artificiali. Nel frattempo però per quest’anno i bimbi americani dovranno fare a meno di svariati giocattoli, a meno che non convincano i genitori ad aprire il portafogli molto più di quanto programmato.