La fusione tra Wind e H3g? Ai clienti sta portando molti disservizi

Caro Salvagente, lo scorso anno avendo fatto per errore una ricarica di 30 € sulla mia scheda 3 (abbonamento), l’unico modo per recuperare quel credito era fare un passaggio ad altro gestore; perché diversamente sarebbe rimasto congelato. Passo, dunque, a Wind (pagando una penale alla 3), spiego la mia situazione è quindi richiedo una ricaricabile per recuperare i miei 30€. Ottenuta la scheda che si caricherà in automatico dal mio conto, me ne fanno una seconda che potrò utilizzare inserendo in un secondo apparecchio ma che consumerà i dati internet della prima (e questo mi è stato confermato anche dal call center).

Tornata a casa mi rendo conto che pagare 80 euro di penale non è conveniente rispetto ai 30 che recupererò, quindi richiamo subito Wind per revocare il passaggio, mi dicono che non si può. Ormai il danno è fatto. Alla fine i 30€ non li recupero nemmeno con Wind perché la scheda che mi hanno fatto è sì una ricaricabile,ma funziona come un abbonamento.

Dopo un paio di mesi Wind mi invia un sms dicendomi che mi cambierà il piano tariffario e quindi sono libera di passare ad altro operatore senza penali occasione che colgo al volo e passo a Tim. E qui l’amara sorpresa: per la scheda dati che doveva utilizzare i dati sulla mia scheda telefonica mi è arrivata una bolletta di oltre €300 da pagare…

Ciara Cervellera

 

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Cara Chiara,

abbiamo chiesto un aiuto a Valentina Masciari, responsabile utenze di Konsumer Italia. Ecco cosa ci ha risposto.

La ricarica fatta per errore, si sarebbe potuta recuperare solo aprendo una formale richiesta in tal senso, nei confronti dell’operatore H3G, in quanto avendo una formula di abbonamento con contratto, dubito che si potesse riportare tale credito sulla nuova sim ricaricabile del nuovo operatore, fermo restando che oramai Wind e H3G, sono sostanzialmente lo stesso gestore.

Quindi, il “credito residuo”, definiamolo così, non poteva essere recuperato facendo la nuova sim e non perché la nuova sim ricaricabile prevede l’addebito in conto.

È evidente che la signora Chiara è stata anche consigliata male sui passi da fare successivamente alla ricarica errata… forse chi ha suggerito ciò voleva assicurarsi una nuova sim, senza quindi informare adeguatamente e correttamente la cliente?

L’unica cosa corretta, è che sarebbe stato difficile bloccare la procedura di portabilità viene oramai perfezionata in due giorni lavorativi.

Quanto ai costi addebitati per la seconda sim, evidentemente  aveva un monte di Giga legati a un’offerta. La disdetta anticipata deve aver comportato una penale come quella descritta. Inutile dire che sarebbe stato opportuno informarne preventivamente la cliente…

Consiglierei comunque di chiedere, sempre per iscritto, informazioni a Wind, nei confronti della quale sarebbe anche da sottolineare il comportamento poco chiaro tenuto dall’operatore del punto Wind stesso.

Aggiungo, che purtroppo, per recuperare un cliente in più, nella maggior parte dei casi assistiamo a comportamenti che rasentano la condotta commerciale scorretta e nella stragrande maggioranza di questi, il gestore non riconosce facilmente tali comportamenti tenuti da chi opera per loro conto, siano punti vendita o consulenti singoli.

Inoltre, proprio per Wind – H3G, stiamo notando da quando si è decisa la loro fusione, un aumento di disservizi per i clienti che anche se segnalati, non vengono gestiti dai due operatori. C’è stato un netto aumento di attivazioni di servizi a pagamento non richiesti, che dopo un periodo di quiescenza, si stanno ripresentando in modo corposo, oppure per Wind Infostrada, una vasta gamma di disservizi nell’attivazione delle linee o nella gestione di eventuali guasti in corso d’opera. Sembrerebbe che questa unione non sia stata poi così proficua, almeno per i consumatori…