Glifosato nessuna maggioranza per la proposta Ue di rinnovarlo altri 10 anni

La proposta della Commissione di autorizzare per altri 10 anni l’uso del glifosato non trova la maggioranza tra gli Stati membri e la Ue è costretta a rinviare la decisione. La Ue aveva richiesto una maggioranza qualificata per l’approvazione che però non c’è stata a causa della spaccatura tra gli Stati membri con Francia e Italia attestati sul No, la Germania astenuta mentre Spagna e Regno Unito guidano il fronte del Sì.

Una prima vittoria per i cittadini europei che si oppongono al rinnovo della licenza per il  principio attivo dell’ebricida RoundUp della Monsanto ritenuto dalla Iarc “probabile cancerogeno”.

Questa mattina, il Comitato permanente per gli Alimenti e i Magimi si è riunito per discutere – si legge in una nota della Commissione – “il rinnovo dell’omologazione del glifosato attivo. Alla conclusione della riunione non è stata presa alcuna votazione. La Commissione ha preso atto delle posizioni delle diverse delegazioni degli Stati membri su cui rifletterà e annuncerà prossimamente la data della prossima riunione”.

Nello specifico 16 paesi hanno votato a favore: Bulgaria, Danimarca, Repubblica Ceca, Estonia, Irlanda, Spagna, Cipro, Lettonia, Lituania, Ungheria, Paesi Bassi, Polonia, Romania, Slovacchia, Finlandia e Regno Unito; Germania e Portogallo si sono astenuti mentre Belgio, Grecia, Croazia, Francia, Italia, Lussemburgo, Malta , Austria, Slovenia e Svezia hanno votato contro il rinnovo.

Soddisfatta Greenpeace: “Bene il voto contrario dell’Italia al rinnovo del glifosato, è un atto di responsabilità”, dichiara Federica Ferrario, responsabile campagna Agricoltura di Greenpeace Italia. Dieci, sette o cinque anni non cambia nulla – prosegue – non si può dare il via libera a una sostanza che sta inquinando l’ambiente e che è probabilmente cancerogena per gli esseri umani”.

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