Carta di identità elettronica, si (ri)parte oggi

Da oggi, 4 luglio, possiamo cominciare ad avere la nuova Carta di Identità Elettronica, in alcuni Comuni, e ci costerà circa 22 euro. Fino al 16 settembre, infatti, i cittadini di 200 Comuni – tra cui anche grandi città come Roma, Milano, Napoli, Torino – avranno la possibilità di richiedere la Cie nei casi di primo rilascio, deterioramento, smarrimento o furto del documento di identificazione tradizionale. I Comuni interessati verranno dotati di un’infrastruttura costituita da postazioni di lavoro informatiche, corredate di personal computer, stampante multifunzione, scanner di impronta, lettore per la verifica delle funzionalità del documento, lettore di codice a barre, lettore di smart card, attraverso le quali potranno acquisire tutti i dati del cittadino, e cioè:

a) elementi biometrici primari;

b) elementi biometrici secondari;

c) firma autografa nei casi previsti;

d) autorizzazione o meno all’espatrio;

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Una volta acquisiti, i Comuni, tramite un canale sicuro, dovranno inviarli, per la certificazione al Centro nazionale dei servizi demografici (CNSD) ubicato presso il Ministero dell’Interno, che a sua volta li trasmetterà all’Istituto poligrafico e zecca dello Stato per la produzione, personalizzazione, stampa e consegna del documento elettronico all’indirizzo indicato dal titolare. E’ prevista anche la facoltà del cittadino maggiorenne di indicare, il consenso o il diniego alla donazione di organi e/o tessuti in caso di morte. Il decreto del 23 dicembre 2015 – che puntualizza tutto l’iter di rilascio del documento elettronico – non definisce, tuttavia, la modalità di raccolta di questi dati per le persone non autosufficienti, che non possono recarsi in Comune.

Al momento della formalizzazione della richiesta, viene prodotto un documento riassuntivo del documento di identità (di cui una copia rimane al Comune che emette l’atto e una viene inviata alla Questura), chiamato “cartellino”.

Cosa è possibile fare con la carta elettronica è presto per dirlo. Andrà gestito il “rapporto” con la Spid e nel futuro sarà possibile assolvere a numerose funzioni quali per esempio l’espletamento di pagamenti elettronici di multe, bollette, bolli auto e ticket sanitari. Per il momento, il sistema di lettura dei dati attraverso il microchip consente l’inalterabilità dei dati.