Tag: mascherine chirurgiche

Dall'inizio della pandemia di Covid-19, le mascherine chirurgiche sono state utilizzate quotidianamente da milioni di persone. Sulla base delle indagini condotte dalla Direzione francese per la concorrenza, i consumi e il controllo delle frodi, l'Anses ha valutato i rischi per la salute associati alla presenza di sostanze chimiche in questi dispositivi. L'indagine mostra che se si superano le indicazioni (4 ore al massimo d'uso) il rischio c'è

Inquinano molto e sono difficili da smaltire. Ora uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Chemosphere conferma che possono essere lavate e fino a 10 cicli in lavatrice e non perdono il potere filtrante

Il sequestro della Procura coincide con la messa in onda questa sera di un servizio di Striscia la Notizia: in laboratorio i dispositivi U-Mask che promettono fino a 200 ore di utilizzo grazie al particolare tessuto di cui sono fatte, hanno dimostrato di essere meno efficaci delle mascherine chirurgiche. Ce ne eravamo occupati anche noi qualche me se fa mettendo in evidenza che le U-Mask non potevano in alcun modo paragonarsi alle Ffp3

Il mensile francese Que Choisir ha testato tre modelli di mascherine chirurgiche e ha scoperto che anche dopo 10 lavaggi in lavatrice a 60% mantengono le stesse capacità di filtrazione: una buona notizia per il portafoglio e l'ambiente

La mascherina serve a proteggere dal Covid, ma sarebbe bene che le normative italiane proteggessero chi le indossa anche da altri contaminanti contenuti nel materiale stesso del dispositivo. Adiconsum Veneto ha infatti analizzato diversi lotti sequestrati dalla Guardia di Finanzia scoprendo che un gran numero contiene biossido di titanio, additivo molto utilizzato in cosmesi e dall’industria alimentare come sbiancante. Nel 2006 la Iarc ha definito il biossido di titanio “possibile cancerogeno per l’uomo” quando inalato. 

E' la conclusione cui giunge uno studio condotto dall'Università di Miami che ha esaminato i livelli di ossigeno e anidride carbonica in individui sani e perfino in quelli con una malattia polmonare. In entrambi i casi l'uso del dispositivo di sicurezza non ha avuto alcun impatto negativo

Le polemiche prima e gli accordi dopo tra il commissario Arcuri, Federfarma e Federdistribuzione non sembrano serviti: in pochi punti vendita le chirurgiche a 50 centesimi. I risultati della nuova indagine dell'Ircaf presieduto da Mauro Zanini. Il prezzo medio di vendita? 1,29 euro per le monouso

In questi mesi di allarme coronavirus, gli italiani hanno imparato a familiarizzare con i diversi modelli. Meno chiaro è invece quando nei posti di lavoro, a seconda del tipo di occupazione, è consigliato indossare un tipo di mascherina invece che un altro. Da questo punto di vista, sono utili le indicazioni dell'Associazione italiana degli igienisti industriali, che ha pubblicato il documento "Indicazioni per la tutela della salute dei lavoratori nel contesto dell'emergenza Covid-19" elaborato dal dipartimento di Scienza e alta tecnologia dell'Università dell’Insubria.

Pubblicata in Gazzetta ufficiale l'ordinanza del Commissario Arcuri che fissa il prezzo delle chirurgiche a "50 cent, al netto dell'Iva". Il governo ha annunciato il taglio dell'Imposta del 22% con un decreto. Federfarma: "Garantiamo a tutti i cittadini l'acquisto al prezzo fissato"

È caos sui prezzi delle protezione facciali chirurgiche. Coop nelle parafarmacie le venderà a 80 centesimi. Il governo vuole stabilire un tetto ma deve sciogliere il nodo dell'Imposta sul valore aggiunto. Federfarma: "Serve chiarezza perché la fornitura di dispositivi si sta bloccando"