
Spetta ad Acea, l’azienda fornitrice di elettricità di Roma, la maglia nera tra le maggiori aziende per l’attesa media più lunga per parlare con un operatore. A dirlo è il primo rapporto sulla qualità dei servizi telefonici per l’anno 2015 stilato dall’Autorità garante per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico (Aeeg), con cui l’Authority rende nota la qualità dei call center. Rispetto alla graduatoria pubblicata lo scorso anno, questa volta l’Aeeg decide di limitare le classifiche con i nomi delle aziende (forse per le inevitabili polemiche che ne seguono in genere), concentrandosi sul dato aggregato. Il report parla di “Buoni risultati complessivi in termini di organizzazione e di qualità percepita del servizio di call center telefonico degli operatori di elettricità e gas, con una tendenza dei clienti del mercato libero a chiamare con maggior frequenza, e un ruolo in crescita anche d egli altri canali di contatto, specie web”.
La classifica delle 10 maggiori compagnie
Il Test ha isolato dieci tra le maggiori aziende che hanno risposto ai questionari dell’autorità, per creare una classifica dei big del settore. Tra i pochi dati “in chiaro” del rapporto, il tempo medio di attesa, che come spiega l’Aeeg corrisponde a “il tempo, espresso in secondi, intercorrente tra l’inizio della risposta, anche se effettuata attraverso l’ausilio di un risponditore automatico, e l’inizio della conversazione con l’operatore o di conc
Troppe chiamate e poca chiarezza
“La necessità di chiamare più volte – spiega il rapporto dell’Aeeg – per ottenere una risposta conclusiva e la poca chiarezza delle risposte continuano ad essere gli elementi che maggiormente influenzano in modo negativo la percezione dei clienti”. L’indagine è stata svolta, con oltre 18 mila telefonate ai consumatori, sulle 24 imprese circa che ricevono almeno 400 chiamate al giorno.
Soddisfazione complessiva alta
Dall’analisi dei risultati emerge come l’indice di soddisfazione complessiva percepita si confermi mediamente elevato, oltre il 91% (su un range che va da 0 a 100). I fattori che maggiormente pesano nei giudizi negativi restano “la capacità di risolvere il problema nel minor tempo possibile” e la “chiarezza delle risposte fornite”. Prevalentemente le telefonate al call center vengono fatte per “sbrigare una pratica”, citata dal 40% degli intervistati, poi per richiedere informazioni, il 37% dei casi Il Rapporto 278/2016/I/com è disponibile sul sito dell’Autorità, www.autorita.energia.it








