A Bruxelles è stato raggiunto un accordo molto importante per la salute dei cittadini europei. La nuova direttiva acque potabili, infatti, restringerà i limiti di tollerabilità per la presenza di sostanze dannose e introduce finalmente una soglia per i Pfas. Nonostante, infatti, il disastro ambientale nelle falde acquifere del triangolo tra Padova, Vicenza e Verona, zona abitata da oltre 350mila persone, fino ad oggi né a livello europeo né a livello nazionale, esistevano limiti per la presenza di sostanze perfluoro alchiliche. Oltre ai pfas, “Valori soglia più severi per i contaminanti, nuove regole per interferenti endocrini e microplastiche, accesso migliore all’acqua per le persone vulnerabili, meno rifiuti in plastica” hanno riassunto con un tweet l’eurodeputato Christophe Hansen (Ppe, Lussemburgo) e il collega Bas Eickhout (Verdi, Olanda).
La soglia sui Pfas
Il ministro dell’Ambiente italiano, Giuseppe Costa ha commentato “L’accordo è un buon accordo, secondo noi. Come Italia fummo gli alfieri sul chiedere la massima ambizione per ridurre i Pfas nell’acqua potabile e da quel momento è partita la negoziazione. E adesso la chiusura dell’accordo tra Commissione e Parlamento, che verrà ratificata all’inizio dell’anno”. Costa ha poi annunciato quale sarà la nuova soglia di tolleranza di presenza dei Pfas nell’acqua potabile: “È per me una soddisfazione vedere 0,1 microgrammi (al litro) come soglia massima a livello europeo, di tutti i paesi europei. Mi sembra una grande conquista che va salutata con piacere per tutta l’Europa e che riconosce il lavoro fatto dall’Italia”.
Costa: “Ratificare in fretta”
Costa esulta anche per l’accordo sulle acque da riuso per fini irrigui, ” c’è un discorso di economia circolare e poi c’è tutto un discorso di standard di qualità igienica – spiega il ministro – Abbiamo raccolto due accordi molto importanti, ora vanno recepiti e vogliamo recepirli il prima possibile”. Il compromesso è stato raggiunto dopo quasi due anni di lavoro, e attende l’ok finale dei rappresentanti dei Paesi Ue, non prima di gennaio. Si spera che non ci siano passi indietro, soprattutto sulle parti che riguardano la salute dei cittadini.
Legambiente: la questione microplastiche
Andrea Minutolo, coordinatore scientifico di Legambiente, esprime soddisfazione per la linea intrapresa dall’Europa. E spiega: “Sulle microplastiche difficilmente si arriverà a stabilire una soglia di presenza nell’acqua, ma l’indirizzo è quello di approfondire gli studi già esistenti, come quelli sulla cessione di particelle da parte di contenitori di plastica, come le bottigliette”. “Importante, dal punto di vista sociale – aggiunge Minutolo – l’impegno a garantire l’acqua potabile con un buono standard qualitativo a tutti, anche alle classi più disagiate, a costi sostenibili”.