La legge francese antisprechi fa discutere ben oltre Parigi. E in Italia se ne parla molto anche se la politica dopo qualche timido segnale l’erstate scorsa non sembra aver fatto passi in avanti, nella direzione transalpina di costringere i grandi supermercati a non gettare il cibo invenduto. per ispirare comportamenti più virtuosi.
Non bisogna però dimenticare che una parte degli sprechi avviene anche a casa nostra. Tanti sono i cibi che buttiamo nel cassonetto, magari perché hanno superato la scadenza e riteniamo di non doverli mangiare più.
COSA PUO’ DRIBBLARE IL BIDONE?
Una tentazione inevitabile o frutto di eccessivi timori? Per capirlo dovremmo riuscire a distinguere tra la scadenza perentoria e quella “preferibile”, così come indicata in etichetta.
Se sull’etichetta leggiamo da consumarsi entro siamo in presenza di un prodotto che potrebbe risultare dannoso per via della proliferazione batterica se consumato oltre la data indicata. Se, invece, leggiamo da consumarsi preferibilmente entro dobbiamo interpretare la data entro la quale la qualità, il gusto, la fragranza e le caratteristiche nutrizionali si mantengono inalterate. Oltre il cibo può essere consumato senza problemi per la sicurezza ma potrebbe non avere più le stesse caratteristiche di gusto. Un esempio, in questo senso sono la pasta o il miele dove non si incorre in problemi mangiandoli qualche mese dopo la scadenza, se ben conservati.
Per non sprecare, dunque, proviamo a vedere quali cibi si possono mangiare anche “scaduti” e quali invece è opportuno gettare.
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ALIMENTO | SCADENZA | CHE COSA SUCCEDE DOPO 10 GIORNI | FINO A QUANDO SI PUÒ CONSUMARE | DOVE CONSERVARLO |
LATTE | 6° giorno successivo a quello del trattamento termico | Imbevibile: alterazioni microbiologiche portano a un rapido deperimento | Non oltre la scadenza | Nel frigo tra 0 e 4°C |
YOGURT | entro 1 mese | Diminuiscono lattobacilli e probiotici. Decadimento nutrizionale | 2-3 giorni dopo la scadenza | In frigo non sopra i 4°C |
PROSCIUTTO AFFETTATO | Cotto: stabilito dal produttore
Crudo: 4 mesi |
Alterazioni biochimiche e microbiologiche lo rendono immangiabile | 1-2 giorni dopo l’apertura della confezione | Tra 4 e 8°C |
PASTA SECCA | 2 anni | Essendo la scadenza così lunga, pochi giorni in più non sono rilevanti | 1-2 mesi oltre la scadenza se il prodotto è ben conservato | A temperatura ambiente, ma al riparo dall’umidità |
BIBITE | 18-36 mesi | Essendo la scadenza così lunga, pochi giorni in più non sono rilevanti | Qualche mese | A temperatura ambiente – ma mai esposte al sole – o in frigo |
BISCOTTI SECCHI | 1 anno | Essendo la scadenza così lunga, pochi giorni in più non sono rilevanti | Possono essere conservati più a lungo ma perdono fragranza | A temperatura ambiente, ma al riparo dall’umidità |
TONNO IN SCATOLA | 5 anni | Essendo la scadenza così lunga, pochi giorni in più non sono rilevanti | Qualche mese | A temperatura ambiente; poi in un contenitore, meglio se di vetro, in frigo |
UOVA | 28 giorni dopo la data di deposizione | Il guscio è permeabile e possono contaminarsi. L’antibatterico avidina perde efficacia | Non oltre la data di scadenza | Tra i 4 e gli 8°C |
SURGELATI | 3-6 mesi per prodotti pronti; 6-12 mesi per carne e pesce | Nulla se resta surgelato | Se conservati correttamente anche oltre la scadenza | In freezer a circa -18°C |
OLIO | tra i 6 e i 18 mesi | Il rischio è solo di perdere il gusto e il valore nutrizionale | Qualche mese | In bottiglie trasparenti al buio. La temperatura ideale è 14-15°C |