Caro Salvagente,
ho una domanda per un problema particolare che ho con Wind Infostrada. L’11 febbraio 2018 ho chiesto l’attivazione di una linea fissa con abbonamento fibra 200. L’attivazione online è andata bene e mi è stato chiesto di pagare una cauzione di 60 euro entro il 21 febbraio per andare avanti con la pratica. Il 19 ho pagato la cauzione però un mese più tardi ho scoperto che l’attivazione non era andata a buon fine. Adesso ho chiesto di riavere indietro i miei soldi però Wind mi ha detto che non è più possibile. Cosa devo fare io adesso perché questo mi sembra un abuso da parte di Wind.
Grazie mille
Stelian Visan
Caro Stelian, abbiamo girato il suo quesito a Valentina Masciari, responsabile utenze di Konsumer Italia. Ecco la sua risposta.
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Quella in cui si è imbattuto il sig. Visan è un’altra delle novità introdotte da Wind Infostrada: dal 12 Ottobre 2018, i clienti che vogliono sottoscrivere un abbonamento di rete fissa, Wind Home e 3 Fiber, scegliendo come modalità di pagamento il bollettino postale, devono pagare un deposito cauzionale pari a € 60,00.
La cosa più interessante, è che il pagamento di questa somma deve avvenire prima dell’attivazione del contratto, quando in genere il deposito cauzionale, dove richiesto, viene addebitato sulla prima fattura.
Inoltre, siccome è previsto che questa tipologia di contratto venga stipulata presso i negozi Wind Tre, il pagamento in questione non può essere fatto in contanti ma  tramite carta oppure presso una ricevitoria Sisal.
Dopo 24 ore dal pagamento, partirà l’attivazione del contratto; se invece il pagamento non viene fatto entro dieci giorni dalla richiesta, l’ordine viene annullato in automatico. Tale deposito però viene rimborsato se il cliente richiede la domiciliazione bancaria o comunque al termine del contratto.
L’aspetto che però riguarda più direttamente il Sig. Visan, è quello legato alla casistica di impossibilità ad attivare la linea fissa; in tale ipotesi i 60 euro vengono rimborsati mediante assegno circolare inviato al cliente stesso; in base a quanto previsto nelle condizioni contrattuali, i tempi massimi di rimborso corrispondono a 90 giorni.
Detto ciò, è chiaro che c’è qualcosa di irregolare in quanto successo al lettore; infatti,  anche tralasciando l’anomalia di tale deposito cauzionale,  perché non è possibile restituire questi soldi, quando la natura della cauzione stessa presuppone che ciò venga effettuato? A maggior ragione se il servizio non viene attivato. Consiglio al Sig. Visan di inviare una messa in mora a Wind Infostrada per la restituzione immediata del deposito cauzionale e se il gestore non procedesse alla restituzione del dovuto, di ricorrere al Co.Re.Com ed avviare una conciliazione.
E’ evidente anche che tale comportamento va assolutamente segnalato all’Autorità Garante , in quanto se questo è il modo di operare, si profilano i contorni di un abuso ai danni dei consumatori.