Tesco la popolare catena di supermercati britannica ha deciso di eliminare il “best before” ossia il termine minimo di conservazione da circa 70 prodotti preconfezionati per evitare che “cibo perfettamente commestibile” venga gettato via. Lo annuncia la Bbc, specificando che a perdere l’etichetta saranno, tra gli altri, mele, patate, pomodori, limoni, altri agrumi e cipolle, ovviamente preconfezionati.
“Sappiamo che alcuni clienti potrebbero essere confusi dalla differenza tra la data di scadenza e il termine minimo di conservazione e questo può portare a buttare via alimenti perfettamente commestibili prima che debbano essere scartati”, ha dichiarato Mark Little, responsabile di Tesco contro gli sprechi alimentari.
QUANDO LA DATA NON È TUTTO
L’operazione di Tesco punta il dito sullo spreco di prodotti che in Italia troviamo indicati con il Tmc, ossia il da consumarsi preferibilmente entro che dobbiamo interpretare come la data entro la quale la qualità, il gusto, la fragranza e le caratteristiche nutrizionali si mantengono inalterate. Certo, nel caso della frutta e verdura è facile, per il consumatore riconoscere a prima vista un prodotto “passato” da uno ancora fresco. Più complicato nel caso di cibi trasformati che potrebbero essere consumato senza problemi per la sicurezza anche dopo il termine di conservazione ma rischierebbero di non avere più le stesse caratteristiche di gusto. Un esempio, in questo senso sono la pasta o il miele dove non si incorre in problemi mangiandoli qualche mese dopo la scadenza, se ben conservati.
Per non sprecare, anche in casa, proviamo a vedere quali cibi si possono mangiare anche “scaduti” e quali invece è opportuno gettare.
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ALIMENTO | SCADENZA | CHE COSA SUCCEDE DOPO 10 GIORNI | FINO A QUANDO SI PUÒ CONSUMARE | DOVE CONSERVARLO |
LATTE | 6° giorno successivo a quello del trattamento termico | Imbevibile: alterazioni microbiologiche portano a un rapido deperimento | Non oltre la scadenza | Nel frigo tra 0 e 4°C |
YOGURT | entro 1 mese | Diminuiscono lattobacilli e probiotici. Decadimento nutrizionale | 2-3 giorni dopo la scadenza | In frigo non sopra i 4°C |
PROSCIUTTO AFFETTATO | Cotto: 20 giorni Crudo: 4 mesi | Alterazioni biochimiche e microbiologiche lo rendono immangiabile | 1-2 giorni dopo l’apertura della confezione | Tra 4 e 8°C |
PASTA SECCA | 2 anni | Essendo la scadenza così lunga, pochi giorni in più non sono rilevanti | 1-2 mesi oltre la scadenza se il prodotto è ben conservato | A temperatura ambiente, ma al riparo dall’umidità |
BIBITE | 18-36 mesi | Essendo la scadenza così lunga, pochi giorni in più non sono rilevanti | Qualche mese | A temperatura ambiente – ma mai esposte al sole – o in frigo |
BISCOTTI SECCHI | 1 anno | Essendo la scadenza così lunga, pochi giorni in più non sono rilevanti | Possono essere conservati più a lungo ma perdono fragranza | A temperatura ambiente, ma al riparo dall’umidità |
TONNO IN SCATOLA | 5 anni | Essendo la scadenza così lunga, pochi giorni in più non sono rilevanti | Qualche mese | A temperatura ambiente; poi in un contenitore, meglio se di vetro, in frigo |
UOVA | 28 giorni dopo la data di deposizione | Il guscio è permeabile e possono contaminarsi. L’antibatterico avidina perde efficacia | Non oltre la data di scadenza | Tra i 4 e gli 8°C |
SURGELATI | 3-6 mesi per prodotti pronti; 6-12 mesi per carne e pesce | Nulla se resta surgelato | Se conservati correttamente anche oltre la scadenza | In freezer a circa -18°C |
OLIO | tra i 6 e i 18 mesi | Il rischio è solo di perdere il gusto e il valore nutrizionale | Qualche mese | In bottiglie trasparenti al buio. La temperatura ideale è 14-15°C |