Ancora una class action nei confronti di NestlĂ© per utilizzo di lavoro minorile nella raccolta del cacao. L’azione legale è stata presentata da un consumatore, Danell Tomasella, nel Massachusetts, Usa. NestlĂ© ha minimizzato, sostenendo che la causa legale è una “copia carbone” di una precedente archiviata in California, e ha anche affermato di essere impegnata a sradicare il lavoro minorile forzato nella sua catena di approvvigionamento.
“NestlĂ© non trasparente”
L’accusa è quella di aver ingannato i consumatori, non avendoli informati adeguatamente sulla possibilitĂ che i prodotti Crunch e Butterfinger contengano cacao raccolto tramite lavoro minorile o sfruttamento. Come riporta FoodNavigator, a rappresentare Tomasella è lo studio legale Hagen Berman, che ha fallito in simili cause legali in California contro Marte, NestlĂ© USA e Hershey nel 2016. Secondo i promotori della class action, “nella catena di fornitura di NestlĂ© per i suoi prodotti a base di cioccolato per i consumatori sono le peggiori forme di lavoro minorile”. Secondo un ragionamento un po’ contorto, ma evidentemente efficace dal punto di vista legale per i ricorrenti, “Nel corso del marketing e della vendita dei suoi prodotti a base di cioccolato, tuttavia, NestlĂ© omette e non rivela che i suoi prodotti a base di cioccolato usano manodopera infantile e schiavista nella catena di approvvigionamento”. Inoltre sostengono che la NestlĂ© non ha richiesto ai suoi fornitori di porre rimedio alla pratica nonostante ne fosse a conoscenza.
Nestlé: tutto quello che facciamo contro lo schiavismo
Josh Morton, della societĂ di comunicazione aziendale della NestlĂ© USA, ha dichiarato: “Questa causa è una copia carbone di una delle domande presentate dallo stesso studio legale e respinta da un tribunale della California. Riteniamo che anche questa sarĂ respinta”. Morton ha aggiunto: “Purtroppo, nel fare tali azioni legali, gli avvocati di azioni collettive prendono di mira proprio le organizzazioni che cercano di combattere lo sfruttamento del lavoro” facendo ovviamente riferimento alle azioni intraprese dalla sua stessa azienda.  Nel 2013, NestlĂ© ha permesso alla Fair Labor Association (FLA) di controllare una parte della sua filiera del cacao che rientra nel piano del cacao NestlĂ© e rappresentava il 35% dei suoi volumi di cacao fino al 2016. Dal 2012, la proprietaria di KitKat ha adottato il sistema di monitoraggio del lavoro minorile (CLMRS) per alcune delle sue filiere di cacao in Costa d’Avorio e Ghana. Eppure un suo dirigente, proprio lo scorso anno aveva ammesso che arrivare a un 100% di filiera senza lavoro minorile era un’impresa impossibile.Â