Petti di pollo Coop, Conad e Esselunga: oltre il 90% ha “strisce bianche” di grasso

POLLO SUPERMERCATI

La denuncia di Essere Animali che ha valutato più di 600 confezioni nelle tre catene: “La presenza di ‘white striping’ è sintomo di una miopatia tipica dei polli a rapido accrescimento e segnala scarso benessere animale e maggiore quantità di grassi”

Oltre il 90% dei petti di pollo valutati da Essere Animali a marchio Conad, Coop ed Esselunga presentano segni evidenti di white striping, strisce bianche costituite da grasso e tessuto cicatriziale, che si sviluppano nelle razze a rapida crescita impiegate negli allevamenti intensivi e che segnalano scarso benessere animale e componente lipidica in eccesso.

I risultati – ottenuti visionando 619 confezioni (Conad 215; Coop 181; Esselunga 223) in 10 città da Torino a Roma tra marzo e aprile 2025 – ricalcano quelli della precedente inchiesta quando vennero valutati i petti di pollo di Lidl: il 90,75% presentava white striping.

Di cosa stiamo parlando? Il white striping è una miopatia (patologia del sistema muscolare) tipica dei polli a rapido accrescimento che, a causa dell’estrema selezione genetica, sono portati a crescere in tempi estremamente brevi (in 40 giorni raggiungono i 2,5 chili e sono avviati al macello, sviluppando soprattutto il petto), a danno della loro salute: i muscoli, soprattutto quelli del petto, si sviluppano così velocemente da superare la capacità del sistema circolatorio di fornire sangue e ossigeno sufficienti. Di conseguenza, molte fibre muscolari si danneggiano o degenerano, venendo gradualmente sostituite da tessuto fibroso e grasso, che si manifesta visivamente sotto forma di striature bianche da cui deriva il nome della malattia (white striping ovvero strisce bianche).

Il petto di pollo? Tutt’altro che carne magra

Che il pollo sia diventata una carne tutt’altro che magra lo ha dimostrato il Salvagente con un test ad hoc pubblicato nell’aprile 2024. Se in base alle tabelle di composizione degli alimenti del Crea, il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, un petto di pollo dovrebbe contenere 0,8 grammi di lipidi per 100 grammi di carne i risultati del nostro test registravano ben altro: accanto a petti in linea con le tabelle nutrizionali ufficiali (Todis e Fileni bio, rispettivamente 0,7 e 0,9 grammi di grasso, sono risultati i più magri) troviamo campioni che superano anche di tre volte la soglia: Aia sottilissime di pollo e il filetto di pollo a fette di Esselunga hanno fatto registrare ben 2,5 grammi di sostanza grassa. Tenori lipidici consistenti sono stati riscontrati anche nel Conad petto di pollo a fette (2,2 grammi per 100 g di carne) e Md Bontà di Italia petto di pollo a fette (2,1).

“Così le razze a rapida crescita influiscono sulla qualità”

Da cosa dipende questo stravolgimento nutrizionale? Lo avevamo chiesto a Massimiliano Petracci professore al Dipartimento di Scienze e tecnologie agro-alimentari dell’Università di Bologna che ha condotto studi sulle criticità della carne di pollo, come l’insorgenza delle “white striping”, le “striature” di grasso. Così ci aveva risposto: “La carne di pollo resta più magra rispetto a quella di suino o bovino, ma negli ultimi 10-15 anni registriamo un aumento della componente lipidica. L’uso di razze a rapida crescita ha determinato un peggioramento della qualità del petto se associata alla comparsa di ‘strisce bianche’ superficiali che rappresentano depositi di grasso”.

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Avevamo chiesto al professor Petracci cosa fossero le “strisce bianche”: “È grasso intramuscolare o di infiltrazione determinato dalla rapida crescita del petto. Nel nostro studio del 2013 già osservavamo che la componente lipidica è raddoppiata, passando dall’1% al 2% in petti con striature molto evidenti”. Le striature di grasso ci sono in tutte le razze? “No sono frequenti nei polli a rapida crescita. Ovvero in polli che in 42-45 giorni raggiungono da vivi 2,5 chili di peso e viene avviato alla macellazione”. E quelli a crescita “normale” che tempi hanno?  “Un pollo a media o bassa crescita ci impiega tra i 56 e gli 80 giorni per raggiungere lo stesso peso” e non presenta “aumenti” di grasso.

Essere Animali: “Coop, Conad e Esselunga aderiscano allo standard Ecc”

Simone Montuschi, presidente di Essere Animali, commenta così i nuovi risultati: “Le evidenze scientifiche sono ormai inequivocabili: i polli da razze a rapido accrescimento sono particolarmente inclini a sviluppare miopatie come il white striping, dimostrando come la selezione genetica abbia un impatto deleterio sulla salute degli animali e sulla qualità nutrizionale dei prodotti. Adottando i criteri dello European Chicken Commitment, Coop, e le altre catene di supermercati italiani come Conad ed Esselunga, potrebbero affrontare in modo efficace il tema del benessere dei polli negli allevamenti che riforniscono le loro filiere a marchio, a partire dall’adozione di razze a crescita più lenta“.

Il metodo e i risultati della valutazione 

Innanzitutto, specificano gli attivisti della Ong, i petti di pollo sono stati fotografati nei supermercati tra marzo e aprile 2025. “A maggio 2025 sono state analizzate le fotografie raccolte mettendole a confronto con la scala di punteggi definita in letteratura“. Ogni confezione è stata esaminata da tre diversi valutatori per vedere se i filetti di petto di pollo presentavano white striping e a ciascuna è stato assegnato il punteggiocorrispondente al filetto con il livellopiù alto di white striping. Le foto mostrate qui sotto sono state utilizzate come guida per l’assegnazione dei punteggi su una scala da 0 a 3:

0 = Nessun segno di white striping visibile su tutto il muscolo del petto

1 = Presenza di white striping striature sono molto sottili e coprono solo parte della superficie del muscolo

2 = Presenza chiara di white striping con striature più spesse (spessore indicativamente ≥ 1 mm) su almeno tre quarti (75%) della superficiedel muscolo del petto

3 = Presenza evidente di white striping (spessore striature ≥ 1 mm) su almeno il 90% della superficie del petto,con alcune striature molto più spesse di altreI pacchetti che presentavano troppa condensa per essere esaminati inmodo affidabile sono stati classificaticome non valutabili.

Di seguito i risultati per singola catena:

Nello specifico scrive Essere Animale nel report:

  • Sulla totalità dei campioni analizzati le strisce bianche sono presenti nel 92,0% dei prodotti a marchio Conad, 90,6% di quelli a marchio Coop e nel 96,4% di quelli a marchio Esselunga;

  • Sempre sulla totalità dei campioni analizzati, tra i petti di pollo caratterizzati dalla presenza di strisce bianche, la maggior parte delle confezioni analizzate mostra percentuali significative di petti di pollo affetti da livelli gravi della malattia del white striping (livello 2 e 3): 52,4% per Conad, 42,6% per Coop e nel 50,9% per Esselunga;

  • A differenza delle altre insegne, che permettono un’analisi chiara dei prodotti in vendita sugli scaffali, i petti di pollo a marchio Coop hanno quasi sempre etichette di grandi dimensioni che non permettono di analizzare in modo completo e accurato il prodotto. A questo si aggiunge anche la presenza di petti con superficie traslucida (riscontrata in oltre la metà delle confezioni analizzate), molto probabilmente a causa della lavorazione dei prodotti;

  • Tenendo però in conto solo le confezioni contenenti petti di pollo con superficie non traslucida e quindi accuratamente analizzabili e comparabili con le altre insegne, i prodotti a marchio Coop risultano tra quelli con maggiore presenza di white striping (96,1% dei prodotti), e quelli con la più alta percentuale di casi con gravità elevata della miopatia (55,4% dei prodotti affetti da white striping con punteggi 2 e 3).